SCIENZA

Capita una volta ogni dieci anni: l'avvistamento raro

Un astronomo dilettante ma con anni di esperienza alle spalle si è imbattuto in una Supernova molto rara, visibile una volta ogni 10 anni

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Fonte: Hubble Image: NASA, ESA, K. Kuntz (JHU), F. Bresolin (University of Hawaii), J. Trauger (Jet Propulsion Lab), J. Mould (NOAO), Y.-H. Chu (University of Illinois, Urbana) and STScI; CFHT Image: Canada-France-Hawaii Telescope/J.-C. Cuillandre/Coelum; NOAO Image: G. Jacoby, B. Bohannan, M. Hanna/NOAO/AURA/NSF

Spesso non sono soltanto i professionisti a fare la differenza nella storia dell’astronomia. Anche i cosiddetti “dilettanti” possono scoprire qualcosa di sensazionale, un po’ come accaduto a un certo Koichi Itagaki. L’uomo ha una certa dimestichezza con l’Universo e non a caso ha individuato una Supernova rara come non mai.

Avvistare situazioni cosmiche del genere non è un privilegio per molti, anzi è un qualcosa che si verifica una volta ogni dieci anni. Secondo gli esperti, inoltre, con questa novità si potrebbe far luce finalmente sul modo con cui le stelle massicce morenti danno vita a stelle di neutroni e buchi neri. Ma come sono andati esattamente i fatti in questo caso?

Le conferme sulla supernova rara

Itagaki si è accorto che c’era qualcosa di strano in una galassia a spirale meglio nota come M101. Quest’ultima è stata ribattezzata anche “galassia girandola” e si trova nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Il dettaglio che ha spiazzato l’astronomo è stato un puntino luminoso. In poche parole si trattava della Supernova, distante circa 21 milioni di anni luce dal nostro pianeta. L’esplosione stellare è stata ribattezzata per l’occasione SN 2023ixf e lo stesso scopritore ha affermato come ci siano voluti cinque minuti per confermare che si trattava di una Supernova a tutti gli effetti.

D’altronde l’uomo non è nuovo a situazioni di questo tipo. Si sta parlando di un astronomo che nel corso degli anni ha rivendicato ben 172 scoperte legate alle Supernove. Il suo non è un vero e proprio hobby, cominciato nel lontano 2000, ma qualcosa di più. Stavolta non gli è mancata nemmeno la fortuna. Il cielo non era poi così nitido, tante nuvole potevano impedire la visione dell’esplosione e invece Itagaki è stato capace di accorgersi del dettaglio principale, il già citato puntino luminoso. Per essere ancora più precisi, è necessario aggiungere alcune caratteristiche di questa Supernova così rara.

Una supernova preziosa come non mai

L’esplosione stellare è stata identificata come una di quelle del “tipo II”, vale a dire quando una stella massiccia, almeno 8 volte più grande del nostro Sole, esaurisce il proprio carburante. L’oggetto celeste non riesce più a resistere alla forza della propria gravità, per poi collassare in un residuo superdenso, come appunto un buco nero. Tutto questo causa l’espulsione nello Spazio di tanti detriti e soprattutto radiazioni. Comprendere la morte delle stelle massicce ha richiesto agli astronomi tra i 50 e i 60 anni, dunque si può intuire quanto sia in fibrillazione la comunità scientifica in questo preciso momento.

La Supernova SN 2023ixf rappresenta una vera e propria svolta da questo punto di vista. Non solo vanta una posizione ravvicinata che la rende più “interessante” rispetto ad altre esplosioni stellari, ma il suo rilevamento è avvenuto precocemente. In pratica, è stata individuata prima che la Supernova stessa raggiungesse il suo picco di luminosità per poi svanire. L’obiettivo degli scienziati è quello di proseguire gli studi sulla porzione di Universo in cui è avvenuta la scoperta: la galassia girandola è particolarmente apprezzata dagli astrofili e non è escluso che nei prossimi anni ci possano essere aggiornamenti di un certo spessore.

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