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Quando la prossima Supernova potrebbe colpire la Terra? Ogni quanto accade?

Quali sono le probabilità che una supernova colpisca la Terra con i suoi detriti? Ecco cosa ci dice la storia

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Supernova Fonte foto: 123RF

Ipotizzare una supernova che investa la Terra, con i suoi detriti radioattivi, non è uno scenario tanto assurdo quando si potrebbe pensare. Il passaggio di una supernova “nei pressi” della Terra è cosmicamente frequente. Ciò aumenta le probabilità che un fenomeno di tale portata si verifichi.

La frequenza delle supernove

In una grande galassia come la Via Lattea, il passaggio di una supernova avviene circa una volta al secolo. Si potrebbe dire che, statisticamente parlando, si tratta di una supernova nel corso della vita di ognuno di noi, circa.

Su scala cosmica, si tratta di un evento quasi regolare e nettamente frequente. Ciò tenendo conto che le galassie esistono da miliardi di anni. Nella maggior parte dei casi una supernova “passeggia” nei pressi della Terra, che per noi rappresentano 160 anni luce, circa, ovvero 1,5 quadrilioni di chilometri (ecco cosa vuol dire “nei pressi” nello spazio).

La sua esplosione, tendenzialmente, non fa che generare uno spettacolo di luci, nel caso in cui riuscissimo a vederla attraverso la polvere che avvolge alcune parti della Via Lattea. Statisticamente parlando, dunque, la possibilità che la Terra venga colpita dai detriti di una supernova non è così bassa, anzi. Abbiamo inoltre prove che ciò si è già verificato in passato.

I detridi delle supernove sulla Terra

Nel 2016 due team di astronomi hanno pubblicato degli articoli sulla rivista Nature, evidenziando risultati sorprendenti. Sono state trovate quantità elevate di ferro 60 in 2 differenti strati di sedimenti molto antichi. Questi provenivano dai fondali marini. Ognuno di questi strati, arricchiti di ferro 60, evidenzia un momento nel tempo, negli ultimi 9 milioni di anni, in cui la Terra è stata bombardata dai detriti di una supernova vicina.

Gli scienziati sono in grado di misurare precisamente quando il ferro 60 è stato prodotto, grazie allo studio del decadimento. Perché si è certi che si sia trattato di una supernova? A oggi conosciamo un solo luogo in cui questo isotopo radioattivo può essere forgiato: i fuochi nucleari di una supernova.

Nel primo lavoro, gli scienziati hanno esaminato la polvere interstellare depositata sul fondo dell’oceano. Rilevati due ampi picchi nel quantitativo di ferro 60 nei sedimenti, depositati circa 7,5 milioni e 2,5 milioni di anni fa.

Interessante che gli aumenti di ferro 60 non siano stati dei picchi bruschi. Ci si aspetterebbe questo da una singola supernova. Gli aumenti erano invece distribuiti nell’arco di più di un milione di anni. Ciò implica che più supernove hanno contribuito a ciascun episodio. I modelli realizzati evidenziano come il materiale abbia trascorso circa 200.000 anni nello spazio interstellare prima di cadere sulla Terra.

Quando accadrà nuovamente qualcosa del genere? Prevederlo è assolutamente impossibile. Considerando però la differenza di concezione del tempo tra noi esseri mortali e l’universo, viene da pensare che la razza umana sarà probabilmente estinta prima della prossima pioggia di detriti.

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