SCIENZA

La Cassiopea mediterranea arriva in Italia dopo la Spagna: la medusa "uovo fritto" è pericolosa?

Strane meduse "uovo fritto" avvistate lungo le coste italiane: dobbiamo preoccuparsi della presenza della Cassiopea mediterranea?

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Estate per moltissimi italiani vuol dire godersi le belle giornate di sole al mare, ma c’è un “problema” che spesso ci mette in guardia: l’invasione di meduse. Un fenomeno del tutto normale che, però, quest’anno sta registrando un piccolo cambiamento rispetto al solito, legato all’aumento della temperatura delle acque marine. È già stata segnalata, infatti, la presenza di una medusa del tutto insolita al largo delle coste italiane, la Cassiopea mediterranea, ribattezzata medusa “uovo fritto” per il suo aspetto particolare. Dobbiamo preoccuparci?

Cassiopea mediterranea, una specie innocua

La prima cosa da sapere a proposito della Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) è che si tratta di una specie del tutto innocua. Nonostante si stia diffondendo lungo le coste italiane e ne siano stati registrati diversi avvistamenti, talvolta vere e proprie “invasioni” come si suol dire, non rappresenta un pericolo per i bagnanti. Il contatto con i suoi tentacoli (che non sono veri e propri tentacoli, come vedremo in seguito) non ha il tipico effetto urticante come la gran parte delle meduse a cui siamo abituati (pensiamo alla Caravella portoghese), eccezion fatta – come sempre – per i soggetti più sensibili, nei quali il danno però si riduce a un mero pizzicore.

Come riconoscere una medusa “uovo fritto”

La Cassiopea mediterranea è una specie diffusa nel Mediterraneo, come si evince dal nome (non è una specie invasiva, come si potrebbe erroneamente credere). Una creatura che salta immediatamente agli occhi per via del suo aspetto del tutto insolito, da “uovo fritto”. Riconoscerla, dunque, non è affatto difficile.

Il suo corpo ricorda la forma di un ombrello schiacciato ed è di colore bianco, con una sorta di “gobba” rotonda e gialla al centro. I margini sono frastagliati, anche qui di colore giallo ma si tingono di verde quando sono presenti zooxantelle, ovvero quei microorganismi fotosintetici unicellulari che vivono in simbiosi con le meduse e altri organismi marini (spugne, molluschi, platelminti e così via).

Questa particolare medusa, che può raggiungere i 30 centimetri di diametro, è priva di tentacoli come tutte le specie appartenenti all’ordine delle Rhizostomeae. Quelli che a un primo sguardo potrebbero sembrare tentacoli sono, in realtà, delle prominenze che si estendono dai lobi della bocca, generalmente sottili e con un piccolo puntino blu o viola all’estremità. Ecco spiegato perché non sono urticanti: servono alla medusa per nutrirsi, non per difendersi.

Come comportarsi con una Cassiopea mediterranea

È comprensibile che l’incontro con una creatura bizzarra come questa possa destare qualche preoccupazione. Mai dimenticare, però, che specie come questa – oltre a essere innocue – sono importanti per l’ecosistema marino e non andrebbero mai e poi mai eliminate. Il corpo della Cassiopea mediterranea funge da “filtro” per l’acqua e il suo ombrello, in particolare, offre riparo ad alcuni piccoli pesci.

Avvistata una medusa “uovo fritto”, sarebbe opportuno riportarla al largo, dove le acque sono più profonde. Come sempre ai bagnanti e ai (sedicenti) amanti della natura, che talvolta provocano danni pur credendosi nel giusto, è richiesto di appellarsi al buon senso.

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