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Con le reti 6G la fantascienza diventerà realtà

Dagli ologrammi alla realtà estesa, tante nuove tecnologie saranno possibili grazie alle reti 6G ultraveloci, alle quali le aziende stanno già lavorando

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Fonte: Shutterstock

Mentre in Italia e in gran parte d’Europa attendiamo la diffusione capillare della rete 5G, e in particolar modo ancora pre-gustiamo la potenza del 5G millimetrico, le grandi aziende delle telecomunicazioni già lavorano sodo alle tecnologie 6G. E, ovviamente, già promettono grandi rivoluzioni permesse dalle nuove reti ultra veloci.

Rivoluzioni come quelle raccontate da Zhang Yongtao, vicedirettore generale dell’Ericsson China Technology Department, durante la World 5G Convention che si è tenuta dal in Cina, a Harbin, 10 al 12 agosto. Ericsson, come è noto, è tra le aziende leader a livello globale nello sviluppo di tecnologie inerenti le reti dati e dunque non è la prima volta che preannuncia importanti cambiamenti che verranno in futuro grazie al 5G, prima, e al 6G, dopo. In particolare Zhang Yongtao ha preannunciato diversi scenari per il 2030, dai quali sembra proprio che la fantascienza diventerà realtà. Anzi, ancor di più: la realtà virtuale e quella fattuale si uniranno in un unicum che aprirà nuove possibilità di comunicazione per tutti.

Reti 6G e ologrammi

Una delle grandi novità che arriveranno grazie al 6G sarà la "comunicazione olografica", cioè tramite gli ologrammi. Ericsoon sta già lavorando ai primi prototipi, basati sui sensori LiDAR (gli stessi dei robot aspirapolvere) che verranno usati per mappare in 3D gli interlocutori e poi proiettare la loro immagine tramite appositi occhiali AR/VR.

Affinché il tutto vada a buon fine, non ci siano interruzioni nella comunicazione né ritardi, servirà una connessione estremamente veloce, stabile e con latenza bassissima. Tutte caratteristiche che, almeno sulla carta, avranno le reti 6G.

Secondo Zhang Yongtao questa tecnologia è già in uno stadio "quasi commerciale", quindi non tarderà ad arrivare già a partire dal 2030. I sensori LiDAR a basso costo, d’altronde, già esistono mentre agli occhiali AR/VR stanno lavorando in molti, Apple compresa.

Reti 5G: prima o poi non basteranno

Secondo Zhang Yongtao, però, parte delle novità previste con il 6G arriveranno già al termine dell’era 5G (appena iniziata): "Molte funzionalità della rete 5G che vedo oggi stanno lentamente emergendo. Senza citare il metaverso e gli avatar digitali, basti pensare alla XR [realtà estesa, ndr], inclusa la comunicazione olografica. Se ci saranno ulteriori espansioni, la domanda di traffico di rete e la domanda di capacità di rete aumenteranno in modo significativo. Ciò significa che decine di migliaia di stazioni base potrebbero non essere sufficienti".

Se tutto andrà come Zhang Yongtao prevede, quindi, ci sarà un momento in cui il 5G sarà sufficiente solo in determinate aree, dove saranno presenti moltissimi micro impianti di trasmissione. Per portare il futuro a larghe fasce della popolazione, invece, servirà il salto tecnologico al 6G.

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