SCIENZA

Appia Antica, da uno scavo è emerso un antico mosaico romano: l'eccezionale scoperta

Gli archeologi fanno un'eccezionale scoperta in Italia: durante degli scavi sull'Appia Antica trovano un antico mosaico romano di età severiana

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Fonte: credit Appia Antica 39 - Scavo Archeologico didattico aperto al pubblico - Progetto di @ecec.unife in concessione @mic_italia - Finanziato da Fondazione PLuS

Eccezionale scoperta in Italia: durante uno scavo archeologico in corso su Via Appia Antica 39, a Roma, è stato portato alla luce un raro mosaico risalente all’età severiana, compresa tra la fine del II secolo e l’inizio del III secolo d.C.

Il ritrovamento ha suscitato grande interesse anche per le sue particolari caratteristiche artistiche, che lo rendono unico nel panorama dei mosaici romani.

La scoperta del mosaico sull’Appia

L’eccezionale scoperta ha entusiasmato gli archeologi, sebbene il mosaico recentemente venuto alla luce sulla via Appia Antica sia frammentario. Tuttavia, anche così questa opera musiva, in tessere bianche e nere, offre un’importante testimonianza artistica, con pochi elementi simili a Roma.

Il mosaico, infatti, presenta un’interessante combinazione di decorazioni che lo distinguono. Vi è un motivo classico a girali, accostato a elementi geometrici particolari, rappresentati da doppie T, che incorniciano dei campi figurati. Inoltre, la presenza di una cornice decorata a semicerchi ha permesso agli studiosi di datare il mosaico al periodo severiano. Questo dettaglio stilistico è tipico dell’epoca e offre un’indicazione chiara della cronologia, confermando la raffinatezza e l’evoluzione del gusto estetico durante questi anni dell’Impero Romano.

Lo scavo fa parte di un progetto più ampio, chiamato ECeC: è un’iniziativa che mira a coniugare l’archeologia con la partecipazione della comunità locale. Il progetto non solo punta a portare alla luce tesori nascosti, come il mosaico ritrovato, ma anche a promuovere la sostenibilità economica e ambientale attraverso un approccio innovativo.

L’obiettivo principale è rendere accessibile il patrimonio culturale attraverso un’esperienza immersiva e interdisciplinare. L’area di scavo, oltre a essere un luogo di ricerca scientifica, diventa anche uno spazio di interazione tra passato e presente, dove artisti e architetti collaborano per creare un allestimento unico capace di coinvolgere il pubblico.

Uno degli aspetti più interessanti di questa iniziativa è la possibilità, per i cittadini, di accedere direttamente al sito archeologico attraverso visite guidate, organizzate ogni sabato. L’apertura al pubblico ha lo scopo di avvicinare le persone alla storia e al patrimonio culturale del territorio, fornendo loro la possibilità di vedere da vicino i progressi della ricerca e di comprendere meglio l’importanza dei ritrovamenti.

Il progetto è anche un’occasione di apprendimento, poiché viene concepito come un vero e proprio laboratorio didattico, che permette ai visitatori di osservare le tecniche di scavo e le metodologie utilizzate dagli archeologi.

Archeologia e nuove tecnologie

Per migliorare ulteriormente la fruizione del sito, vengono impiegate tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT), che consentono di migliorare la comunicazione tra il sito e i visitatori. Questi strumenti digitali aiutano a creare una connessione tra il pubblico e il patrimonio storico, offrendo informazioni in tempo reale e contribuendo a rendere l’esperienza di visita più coinvolgente e interattiva.

Grazie all’innovazione, la scoperta del mosaico non rimane un evento isolato, ma diventa parte di un percorso di valorizzazione del patrimonio che guarda al futuro.

In definitiva, la scoperta del mosaico sulla Via Appia Antica rappresenta un importante tassello nella conoscenza dell’età romana e, al tempo stesso, un esempio virtuoso di come l’archeologia possa dialogare con la società moderna.

Attraverso l’integrazione di tecnologie all’avanguardia e la partecipazione attiva della comunità, il progetto che sta dietro il lavoro archeologico offre un modello di valorizzazione culturale che non solo preserva la memoria storica, ma la rende viva e accessibile per le generazioni presenti e future.

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