SCIENZA

Emersi resti di un tempio antichissimo: l'eccezionale scoperta a Spello, in Italia

Una nuova eccezionale scoperta a Spello, in Italia: sono emersi i resti di un antico tempio, unico nel suo genere, risalente all'Impero di Costantino.

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Fonte: Rivista Saint Louis University

A Spello, città poco distante da Assisi, si trovano molti siti di interesse storico e archeologico e a questi, appena due mesi fa, se n’è aggiunto uno nuovo e piuttosto particolare. Come annunciato dal professor Douglas Boin della Saint Louis University durante l’incontro annuale dell’Archaeological Institute of America, il suo team si è imbattuto nei resti di un antico tempio risalente al periodo di Costantino, testimonianza tangibile e visibile della transizione dal paganesimo al cristianesimo nell’Impero.

La scoperta dell’antico tempio a Spello

Come spiega l’articolo pubblicato dalla Saint Louis University, il professor Boin – docente di storia dell’ateneo in Missouri – ha annunciato la scoperta circa due mesi fa, dopo una serie di scavi che hanno visto il loro apice nell’estate del 2023. L’ha definita “rivoluzionaria” e in effetti tutte le prove in possesso del suo team lasciano intendere che sia proprio così.

“Abbiamo trovato tre muri di una struttura monumentale che le prove suggeriscono appartenessero a un tempio romano risalente al periodo di Costantino – ha spiegato -. Risale al IV secolo d.C. e costituirebbe un’aggiunta notevole al paesaggio di questo angolo d’Italia. Aiuterà in modo significativo nella comprensione della città antica, del paesaggio urbano antico e della società cittadina nel tardo impero romano perché mostra le continuità tra il mondo pagano classico e il mondo romano paleocristiano che spesso vengono offuscate o cancellate dalle vaste narrazioni storiche”.

La campagna di scavo si è concentrata immediatamente nell’area di Spello, ad appena 20 minuti da Assisi, per via di un documento studiato e analizzato dal professor Boin, ovvero la trascrizione di una lettera del IV secolo che riporta le parole dell’Imperatore Costantino in persona. Nella lettera in questione l’Imperatore si rivolgeva direttamente ai cittadini di Spello, concedendogli di celebrare una festa religiosa nella propria città a patto che erigessero un tempio dedicato agli antenati divini di Costantino – la famiglia Flavia – e che li adorassero.

Un ricatto, si potrebbe pensare. In realtà ci offre uno scorcio sulla multiculturalità della società romana dell’epoca, almeno per un periodo: “C’era una notevole continuità religiosa tra il mondo romano e il mondo cristiano primitivo – ha spiegato il professor Boin -. Le cose non sono cambiate da un giorno all’altro. Prima della nostra scoperta, non avevamo mai avuto la sensazione che esistessero siti fisici e religiosi reali associati a questa tarda ‘pratica di culto imperiale’. Ma a causa dell’iscrizione e del suo riferimento a un tempio, Spello offriva un potenziale molto allettante per un’importante scoperta di un culto imperiale sotto un sovrano cristiano”.

La convivenza tra paganesimo e cristianesimo

Recatosi a Spello, il team è riuscito a trovare la testimonianza tangibile di questa compresenza religiosa sotto il dominio di Costantino. Scavando hanno portato alla luce dapprima due muri adiacenti, poi quelle che con ogni probabilità erano le mura interne del tempio. Il professor Boin definisce la più grande testimonianza mai vista del culto imperiale sia nell’Italia del IV secolo che nel tardo Impero Romano.

“Ci sono prove provenienti da altri luoghi del mondo romano che i governanti cristiani sostenevano le pratiche di culto imperiali. Sappiamo che i pagani adoravano nei loro templi nel IV secolo, ma questi ritrovamenti sono stati tutti piccoli e irrilevanti. E sappiamo che i cristiani sostenevano il culto imperiale, e lo sapevamo senza alcuna idea di dove sarebbe successo. Questo tempio collega i due punti di riferimento e, sotto questo aspetto, è diverso da qualsiasi tempio che conosco del mondo mediterraneo dell’Impero Romano del IV secolo. Qualsiasi studio sul culto imperiale nell’Impero Romano del IV secolo dovrà ora tenere conto di questo tempio, il che rappresenta una scoperta incredibile“.

Gli studi sono soltanto all’inizio ma dimostrano come i cambiamenti sociali dell’epoca siano stati lenti e graduali. Sebbene Costantino sia stato il primo Imperatore romano a convertirsi al cristianesimo, ci sarebbero voluti quasi 70 anni affinché diventasse la religione ufficiale dell’Impero. Durante quel periodo le tradizioni pagane hanno resistito, non sono state cancellate da un giorno all’altro: “Questo edificio ci mostra la capacità di resistenza delle tradizioni pagane che erano rimaste in vigore per secoli prima dell’ascesa del cristianesimo, e ci mostra come gli imperatori romani continuarono a negoziare i propri valori, le proprie speranze e sogni per il futuro dell’imperatore e dell’Impero senza abbattere o seppellire il passato”.

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