Forse hanno trovato un antico tempio da dove passò Gesù
Probabilmente è stato scoperto un antico tempio da cui passò Gesù: il significato del rinvenimento per la storia e la religione
Una scoperta archeologica sorprendente ha recentemente gettato nuova luce su un importante sito biblico legato alla figura di Gesù. Si tratta del Parco Nazionale di Korazim, noto per ospitare i resti di una sinagoga del IV secolo, scoperta già agli inizi del 1900.
Tuttavia, durante nuovi scavi, un team di archeologi ha portato alla luce un altro strato di rovine, rivelando tracce di un antico tempio da dove passò Gesù, che potrebbe risalire all’epoca in cui si ritiene abbia compiuto alcuni miracoli, ossia il I secolo d.C.
L’antico tempio da dove potrebbe essere passato Gesù
Quella in questione è una scoperta che ha destato grande entusiasmo tra gli studiosi, specialmente per la sua potenziale connessione con la sinagoga in cui Gesù avrebbe insegnato. Achia Cohen-Tavor, l’archeologa responsabile della campagna di scavi, ha dichiarato che si tratta di uno dei rinvenimenti più importanti della sua carriera: ha spiegato che sono stati trovati massi giganti disposti in maniera specifica, sepolti sotto il pavimento della sinagoga del IV secolo. Rimuovendo queste rocce, il team ha rinvenuto ceramiche, monete e altri manufatti incastonati tra di esse, in grado di fornire indizi preziosi sulla datazione del sito.
Il ritrovamento di questi artefatti potrebbe finalmente fornire la prova fisica che la sinagoga di Korazim esistesse già nel I secolo. Cohen-Tavor ha sottolineato come arrivare alla giusta datazione delle ceramiche e delle monete presenti in loco sia essenziale per confermare che la struttura appartiene al periodo in cui, secondo i testi biblici, Gesù insegnava nella regione. Ciò renderebbe questa sinagoga uno dei luoghi più antichi mai scoperti nella zona.
La sinagoga di Korazim
La sinagoga di Korazim viene menzionata nel Vangelo di Matteo, dove si racconta che Gesù insegnò lì prima di maledire la città a causa dell’incredulità dei suoi abitanti. Il passo biblico fa riferimento al rifiuto della popolazione di accettare i suoi insegnamenti nonostante i numerosi miracoli compiuti.
Secondo la tradizione, Gesù condannò Korazim insieme a Betsaida, affermando che se le sue stesse opere fossero state fatte in città pagane, come Tiro e Sidone, queste si sarebbero pentite molto prima.
Nel corso dei secoli, la sinagoga costruita in basalto e decorata con motivi ebraici, è stata un’importante testimonianza del culto giudaico dell’epoca. La struttura, con tre ingressi e la facciata rivolta verso Gerusalemme, seguiva la tradizione architettonica delle sinagoghe antiche.
Tra i reperti più significativi degli scavi effettuati in passato, è stato rinvenuto anche un seggio di pietra noto come la “Cattedra di Mosè”, riservato al lettore della Torah. Questo particolare sedile rappresenta un simbolo di autorità religiosa ed è menzionato anche nei Vangeli. Si narra che gli scribi e i farisei si sedessero su di esso per insegnare e giudicare chi infrangeva la legge.
Gli storici e i ricercatori biblici ritengono che la scoperta della sinagoga del I secolo potrebbe finalmente confermare i racconti presenti nei Vangeli, offrendo una testimonianza tangibile del passaggio di Gesù nella regione. Nonostante manchi ancora una datazione definitiva delle rovine più antiche, l’analisi dei reperti in ceramica e delle monete trovate tra i massi potrebbe presto fornire la prova decisiva.
Oltre all’importanza religiosa e storica, questo ritrovamento offre una finestra unica sul mondo ebraico del I secolo, con le sue tradizioni, i suoi luoghi di culto e le sue dinamiche sociali. Se confermate le ipotesi, ci troveremmo di fronte a una delle scoperte archeologiche più rilevanti legate alla figura di Gesù, con un impatto dirimente sulla comprensione della Bibbia e dei luoghi chiave in cui si svolge.