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Emoji nei messaggi: scopri le più usate e il loro significato

Il sito Crossword Solver ha analizzato nove milioni di tweet sparsi in tutto il mondo per capire quali sono le emoji più usate: la prima non ci sorprenderà

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Fonte: 123RF

I social network e le chat in generale hanno reso la nostra vita mille volte più semplice. In modo gratuito e con pochi semplici tocchi sul cellulare o sul computer possiamo comunicare con praticamente chiunque, sapendo se l’altra persona ha ricevuto il nostro messaggio e anche se l’ha letto.

La rivoluzione dei social network ha portato con sé anche un’altra – piccola – rivoluzione, a cui non pensiamo spesso: quella delle emoji.

Il ruolo delle emoji

Come le chat, anche le emoji hanno reso decisamente più facile la vita di chi possiede uno smartphone. Con una piccola faccina gialla o con qualche animaletto, o una bandiera, o l’immagine di un oggetto fisico riusciamo a dare un significato ulteriore ai nostri messaggi, rendendoli più seri, più divertenti o più leggeri. Una faccina sorridente alla fine di un messaggio di testo sicuramente stempera la tensione.

Una semplice emoji, inoltre, condensa in sé molti significati: invece che dire “sono molto triste, mi sto mettendo a piangere”, basta inviare al nostro interlocutore l’emoji con le lacrime. Certo, non è detto che sia una cosa positiva, ma nemmeno negativa: è semplicemente una cosa che succede nella nostra quotidianità. Hanno talmente tanto significato queste faccine, che ogni tanto Google le elimina, le modifica o le sostituisce.

Le emoji hanno anche significati diversi in posti diversi: alcune servono per aggirare la censura dei social newtork, e sono usate in modo simpatico dagli utenti – è il caso della pannocchia gialla o della melanzana viola, che su TikTok hanno tutt’altro senso. Ma pensiamo a due faccine che in Italia sono tutto sommato innocue: il pollice rivolto verso l’alto e le due mani che applaudono. Rispettivamente in Grecia e in Cina sono un simbolo offensivo e un modo per dire “fare sesso”.

Quali sono le emoji più usate

Sicuramente ci sono delle faccine che usiamo più spesso perché sono più intuitive. Altre le infiliamo nei nostri messaggi perché le abbiamo scovate e ci sembrano simpatiche. Altre ancora sono di più difficile utilizzo.

Il sito web Crossword Solver ha realizzato una mappa delle emoji più usate a livello globale, usando un algoritmo che ha analizzato più di nove milioni di tweet contenenti una faccina sparsi in tutto il mondo.

La più usata è la “tears of joy”, ovvero la faccia gialla che ride con le due lacrime di lato: è la prima in 75 Paesi al mondo, e se ci pensiamo bene, questo non dovrebbe sorprenderci. Sarà sicuramente tra le prime anche negli archivi delle nostre chat, vero? Al secondo posto, il cuore rosso: che è anche al primo posto in Italia, nota terra di romantici.

Altre emoji abbastanza comuni sono la versione ruotata di novanta gradi della “tears of joy”, le due faccine innamorate (quella con gli occhi a cuoricino e quella che di cuoricini è circondata), le fiamme, e le mani unite in quella che qualcuno interpreta come preghiera e altri come “high five”. C’è spazio anche per la tristezza dello smiley che piange.

Piacciono moltissimo le bandiere del proprio stato di appartenenza: a San Marino, per esempio, è la più utilizzata. Ma anche in Messico, in Bolivia, in Danimarca, in Turkmenistan, in Corea del Nord, in Senegal e in tanti altri Paesi. Particolari sono il Kuwait (che ha il simbolino per marcare una posizione, quello con il cerchio rosso) e il Kazakistan con il cuore viola.

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