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IPad a un passo dalla rivoluzione: cambia tutto

Cade finalmente il tabu delle app professionali per Mac che non possono girare su iPad: Apple presenta Final Cut Pro e Logic Pro per iPadOS

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Apple ha appena fatto felici milioni di utenti nel mondo, annunciando una novità che in tantissimi chiedevano da una decina di anni: due delle più importanti applicazioni professionali per la creazione di contenuti multimediali sono finalmente disponibili per iPadOS e, quindi, si possono usare sui tablet della mela morsicata.

Stiamo parlando di Final Cut Pro e di Logic Pro, rispettivamente punto di riferimento per il montaggio video e per la produzione musicale. Adesso entrambe le app si possono usare sulla maggior parte degli iPad recenti, ma la vera novità non sta tanto nell’annuncio appena fatto da Apple, quanto nel cambio di passo e nel fatto che, finalmente, milioni di utenti iPad in tutto il mondo possono sperare nella convergenza tra i Mac e gli iPad.

Final Cut Pro e Logic Pro su iPad

Final Cut Pro e Logic Pro hanno requisiti tecnici diversi: chiaramente il primo ha bisogno di molta più potenza del secondo, perché il montaggio video è una delle attività più pesanti per un dispositivo elettronico.

Così, per far girare Final Cut Pro, è necessario un iPad con chip Apple M1 o successivo. Quindi, giusto per citare alcuni modelli, i creativi potranno usare Final Cut con iPad Pro 2021 e 2022, iPad Air 2022 e con i recentissimi iPad Pro con M2.

Per far girare Logic Pro, invece, basta un più modesto chip Apple A12 Bionic (il chip di iPhone XR e iPhone XS) e, di conseguenza, basta un iPad Air 4 o un iPad Pro 2018 o 2020.

Le due app saranno disponibili sull’App Store a partire dal 23 maggio, a prezzi tutto sommato popolari: 4,99 dollari al mese (o 49 dollari l’anno) per ognuna, ignoti ancora i prezzi in Europa. Entrambe le app richiederanno almeno iPadOS 16.4 per funzionare.

iPad al posto del MacBook?

Erano anni che gli utenti professionali di Apple aspettavano Final Cut Pro e Logic Pro per iPad e l’attesa si è fatta ancor più forte con la presentazione dei nuovi tablet con chip M1, i cui primi modelli sono stati presentati da Apple ormai due anni fa ad aprile 2021.

I nuovi chip di Apple, ormai è noto, hanno una potenza enorme ed è molto difficile metterli in crisi: ci si riesce sui MacBook solo con carichi di lavoro molto pesanti (ad esempio più flussi video in 4K, contemporaneamente, su Final Cut), ma è praticamente impossibile su iPad, con le app leggerissime disponibili per i tablet.

Da mesi, quindi, gli utenti hanno tra le mani prodotti che potrebbero diventare strumenti di lavoro eccezionali ma che, per colpa di una limitazione software, possono essere usati solo per applicazioni “di serie B“. In molti hanno creduto che Apple abbia fatto questa scelta per non rischiare di cannibalizzare il mercato dei MacBook.

Ora, però, a causa della contrazione del mercato dei laptop e di quello dei tablet, Apple si trova costretta a dare una bella svegliata al settore, una scossa forte per convincere gli utenti a comprare i suoi potentissimi tablet.

La prossima mossa, anch’essa attesa da anni dagli utenti, dovrebbe essere un file manager per iPad degno di questo nome. Se gli iPad sono diventati delle vere e proprie macchine da lavoro, d’altronde, è anche ora che l’utente possa organizzare i suoi file in modo professionale.

L’occasione d’oro è alle porte: alla Worldwide Developer Conference 2023 che si terrà da 5 al 9 giugno Apple presenterà iPadOS 17 e tutti sperano che il nuovo sistema operativo per i tablet porti un vero cambiamento per questi dispositivi.

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