SCIENZA

C'è ghiaccio su Marte? A cosa si deve la formazione della brina marziana

Grazie al Mars Reconnaissance Orbiter della NASA abbiamo una fotografia del ghiaccio su Marte: è anidride carbonica congelata durante l'inverno marziano

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Fonte: NASA

Marte è il nostro pianeta fratello, quello su cui gli scienziati stanno concentrando le attenzioni e le ricerche, con l’obiettivo di portarci presto l’uomo, magari in pianta stabile.

Proprio per questo, dal pianeta rosso arrivano moltissime informazioni e nuove rivelazioni, grazie ai tanti rover di diverse agenzie spaziali internazionali che esplorano la superficie del pianeta, e ai telescopi spaziali che puntano su Marte: una delle ultime immagini arrivate sulla Terra sembra mostrare una sorta di brina marziana.

Le foto di Marte

Le immagini arrivano dal Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA, una sonda dell’agenzia americana lanciata nel 2005 con l’obiettivo di analizzare l’atmosfera marziana, e di osservare il pianeta dall’alto, anche per cercare un futuro possibile luogo di atterraggio. È uno degli “high lander” di Marte: secondo le previsioni degli scienziati e dei progettisti, infatti, sarebbe dovuto rimanere in orbita un paio d’anni. Ma non è andata esattamente così, perché l’MRO ruota intorno al pianeta rosso da ben undici anni, e la NASA non progetta di “ritirarlo” per il momento, ancora almeno fino alla fine degli anni ’20 di questo secolo.

La MRO a bordo ha montano anche un telescopio molto potente, l’High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE), che produce immagini stereoscopiche di Marte con una precisione topografica di 0,25 metri.

È grazie a questi strumenti all’avanguardia che possiamo studiare l’immagine della superficie ghiacciata di Marte, in particolare di un cratere nella parte meridionale del pianeta. Tra l’altro, ci hanno permesso di scoprire anche che su Marte ci sono un sacco di terremoti.

Ghiaccio su Marte

Gli inverni sul pianeta rosso possono essere molto freddi: le temperature vicino ai poli scendono fino a -125 gradi Celsius. Per questo motivo, sulla superficie di alcune aree di Marte si può formare uno strato di ghiaccio secco, che altro non è che brina di anidride carbonica, l’elemento presente in quantità maggiori nell’atmosfera marziana.

Durante questi quattro mesi di inverno rigidissimo, e in particolare verso la metà del periodo, il gelo può diffondersi dai poli fino alle medie latitudini del pianeta, a circa 50 gradi, dove inizia a sciogliersi sotto i caldi raggi del Sole. Ci troviamo al corrispettivo marziano del Canada meridionale, spiega la NASA.

Ma le sonde di ultima generazione, come il Mars Reconnaissance Orbiter, possono anche individuare piccole chiazze di brina sui pendii più vicini all’equatore, rivolti verso il polo. Questi luoghi sperimentano temperature più fredde perché ricevono meno luce solare, e ciò significa porta la brina di anidride carbonica a non sciogliersi. Un fenomeno simile succede anche sul cratere Shackleton, sulla Luna, vicino al polo meridionale.

La recente foto dell’High Resolution Imaging Science Experiment di cui stiamo parlando è stata scattata nell’emisfero meridionale di Marte, in pieno inverno. L’immagine mostra un cratere situato vicino ai 37 gradi di latitudine sud. Il versante meridionale dello stesso cratere è cosparso di un brillante strato di brina di anidride carbonica, che appare blu nella foto a colori migliorata dall’orbiter. L’immagine certifica la presenza di ghiaccio secco dentro e intorno ai canaloni sul pendio, che sono stati scavati da flussi di detriti che si verificano durante i mesi più caldi.

Non si tratta, quindi, del tipico ghiaccio d’acqua, ma formato dall’anidride carbonica. Non temete, però, la presenza di acqua su Marte potrebbe non essere un’ipotesi così remota.

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