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SCIENZA

È apparsa in cielo una nuvola marziana a forma di piuma, ma cos'è veramente?

Nuvole dai colori incredibili e piume ghiacciate nel cielo di Marte: ecco cos'è stato avvistato dal rover della Nasa e com'è possibile

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Nuvola marziana Marte Fonte foto: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Uno spettacolo magnifico ha caratterizzato i cieli di Marte lo scorso 17 gennaio 2025. In questa circostanza una serie di immagini è stata immortalata dal rover Curiosity della Nasa. Tutto ciò mostra delle nuvole dai caratteristici riflessi rosso-verdi, che aleggiano nell’atmosfera del pianeta rosso.

Le nuvole di Marte

Indiscutibile la bellezza delle immagini scattate, che la Nasa ci ha donato. Al tempo stesso, però, è importante precisare di cosa stiamo parlando. Queste formazioni sono note come nuvole nottilucenti (brillano di notte, dal latino). A generare gli scatti è stato il principale sistema di fotocamere del rover, la Mastcam.

Nell’aspetto, le nuvole di Marte possono ricordare quelle della Terra, la loro composizione non potrebbe essere più diversa. Sono costituite infatti da ghiaccio secco, quindi anidride carbonica ghiacciata. Quest’ultima, del resto, rappresenta il 95% dell’atmosfera di Marte.

È possibile ammirare questi fenomeni atmosferici unicamente a quote molto elevate. Nello specifico, occorre raggiungere un’altitudine tra i 60 e gli 80 km. A rendere il tutto ancora più complicato e, al tempo stesso, magnifico ci si mette il fatto che le nuvole nottilucenti sono visibili unicamente al crepuscolo. Il gioco cromatico, infatti, è dovuto alla luce del Sole al tramonto che le illumina, generando effetti iridescenti.

Delle piume in cielo

In questo fenomeno caratteristico del pianeta rosso si distingue un aspetto decisamente interessante. Parliamo del fenomeno delle “piume bianche”. Queste possono essere osservate mentre cadono attraverso l’atmosfera, ma cosa sono?

Si tratta di pennacchi di ghiaccio secco, che scendono fino a 50 km di altitudine circa, per poi evaporare con l’aumentare della temperatura. Ecco le parole dello scienziato atmosferico dello Space Science Institute di Boulder, Colorado, Mark Lemmon: “Non dimenticherò mai la prima volta che ho visto quelle nuvole iridescenti. All’inizio ero convinto si trattasse di un artificio cromatico. Ora il fenomeno è diventato così prevedibile che possiamo pianificare gli scatti in anticipo; le nuvole appaiono esattamente nello stesso periodo dell’anno”.

Al momento il rover Curiosity della Nasa, su Marte dal 2012, è sul Monte Sharp, nel cratere Gale. È di fatto di poco a sud dell’equatore del pianeta rosso. Proprio qui, ha potuto godere di questo spettacolo. Resta però un mistero il fatto che queste nuvole di ghiaccio secco non siano state avvistate altrove. Il rover Perseverance, ad esempio, è nell’emisfero settentrionale, nel cratere Jezero, e non ha osservato nuvole di questo tipo dal 2021 (anno dell’atterraggio) a oggi.

Ecco una possibile spiegazione: “Non ci aspettavamo che l’anidride carbonica si condensasse in ghiaccio qui, quindi qualcosa la sta raffreddando fino al punto da rendere possibile questo fenomeno. Ma le onde gravitazionali marziane non sono ancora completamente comprese e non siamo del tutto sicuri di cosa causi la formazione delle nuvole crepuscolari in un luogo piuttosto che in un altro”.

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