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I cinque prodotti che hanno fatto la storia di Apple

Un breve racconto dei prodotti che fatto la fortuna di Apple soprattutto grazie al genio del compianto Steve Jobs. Da l primo Macintosh fino all'iPad

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Fonte: matcuz | Pixabay

Ogni azienda vive, inevitabilmente nel corso della sua attività, degli alti e dei bassi, così come storie di prodotti di successo e di fallimenti. Tutto, però, contribuisce a rendere l’azienda quello che è oggi se, ovviamente, è ancora in attività. Un grande esempio da manuale è Apple.

Apple, sotto la guida del suo co-fondatore ed ex amministratore delegato, Steve Jobs, ha rischiato di fallire più volte nel corso degli anni ma è anche riuscita a risollevarsi grazie ad alcune intuizioni geniali tradotte in prodotti che sono riusciti a cambiare- se non addirittura – a creare nuovi mercati, modificando, nel contempo, anche le nostre vite. Certo, non sono mancati dei “fiaschi” totali, ma Apple – anche se sarebbe meglio dire Steve Jobs – ha creato una moltitudine di prodotti rivoluzionari anticipando le necessità degli utenti e trasformando Cupertino in una delle aziende più importanti e redditizie che il mondo abbia mai conosciuto. Grazie, soprattutto, a questi cinque prodotti.

Il Mac Originale (1984)

L’azienda di Cupertino – dopo l’epico fallimento dell’Apple III voluto da Steve Jobs – lo ritirò dal mercato nel 1984 per lanciare il “Mac”. Il Mac – o più precisamente l’Apple Macintosh – fu svelato al mondo in uno spot in occasione del Super Bowl XVIII nello stesso anno e rivoluzionò il mondo dei personal computer. Il capostipite della famiglia Macintosh – Mac per gli amici – si prestava con un case di colore beige dotato di un monitor CRT, un’unità floppy-disk, una tastiera meccanica, un mouse e il logo Apple (per l’occasione) multicolore. Il costo era esorbitante per gli standard dell’epoca: 2.495 dollari.

iPod

Il lettore MP3 tradizionale esisteva già molto tempo prima che Apple introducesse l’iPod il 10 novembre 2001. È la visione di Cupertino del prodotto, e ancora di più, il modo semplice quanto innovativo per interagire con questo nuovo dispositivo musicale che ha rappresentato il vero e proprio ritorno in auge di Apple agli inizi del nuovo millennio. Steve Jobs lo descrisse – in occasione di una presentazione ormai passata alla storia – come un “qualcosa” per avere “un migliaio di canzoni in tasca”. L’iPod originale si caratterizzava per la “click-wheel” – una ghiera meccanica circolare che consentiva di sfogliare la libreria musicale usando solo il solo pollice – e, all’epoca, solo il pollice di utenti Mac visto che la prima generazione era compatibile, e si sincronizzava via FireWire, solo con computer Macintosh. Era dotato di 5 GB o 10 GB di memoria di archiviazione e costava, rispettivamente 399 o 499 dollari. L’iPod nel tempo è cresciuto, cambiato, e ha generato tutta una serie di “figliocci” come l’iPod shuffle, l’iPod nano, l’iPod mini e iPod Touch ancora, quasi, tutti in commercio.

iPhone

Steve Jobs presenta il primo modello di iPhone dal palco del MacWorld nel gennaio del 2007 e inizia la vera rivoluzione nel settore della telefonia portatile. Inizia l’era dello smartphone. Non solo l’iPhone ha dettato nuovi standard di design, funzionalità e facilità d’uso per questi innovativi telefoni, ma Apple è riuscita a vendere circa 6,1 milioni di esemplari il primo anno dal lancio, così il melafonino ha spianato la strada alle successive generazioni, non solo “made in Cupertino”. Sebbene i primi modelli fossero dotati solo di 4 GB o 8 GB di memoria integrata a fronte di un prezzo non certo a buon mercato – rispettivamente di 499 e di 599 dollari – sono comunque diventati accessibili a moltissimi utenti grazie ai finanziamenti e agli abbonamenti mensili offerti dai provider telefonici in tutto il mondo.

iMac

Dopo il ritorno di Steve Jobs in Apple nel 1997, uno dei suoi primi progetti riguardò lo sviluppo dell’iMac. Conosciuto anche come l’iMac G3, l’iMac fu un enorme successo ed Apple non perse tempo e si affrettò a proporlo in 13 colori alla moda, integrando altoparlanti stereo, un doppio jack per la cuffia, guadagnandosi la fama di azienda leader nel settore dei computer “all-in-one“. Non solo l’iMac G3 fu una delle prime creazioni di Jonathan “Jony” Ive – attualmente Chief Design Officer in Apple – ma si presentava con un particolare design “see-through” che consentiva di dare un “sbirciatina” ai componenti interni. L’iMac G3, tra l’altro, è il precursore dei modelli iMac unibody in alluminio che restano – ancora oggi – un punto fermo nell’offerta desktop di Apple. È interessante notare che l’iMac G3 originale è rimasto in vendita fino al maggio del 1998 al prezzo di circa 1,300 dollari.

iPad

Molti di noi, forse, non hanno visto nient’altro che un iPhone gigante, ma Steve Jobs aveva una visione ben più ambiziosa in mente quando ha svelato il primo iPad nell’aprile del 2010. Non solo l’iPad ha, poi, effettivamente, cambiato e spostato il mercato dei tablet in una direzione completamente nuova, ma alla luce di una vendita complessiva di quasi 13 milioni di unità nel suo primo anno di vita, la “tavoletta” di Apple ha inaugurato – per l’ennesima volta – una nuova era nel settore del mobile computing. Mentre il primo iPad era un dispositivo a sé stante, nel corso del tempo, è diventato sempre più potente, accessoriato e funzionale offrendo agli utenti uno strumento con cui interagire in maniera semplice e intuitiva con i loro contenuti digitali, il web, i libri, il lavoro, e molto altro ancora. C’è da dire che il mercato dei tablet ha subito una considerevole battuta d’arresto negli ultimi anni, ma l’iPad di Apple continua a mantenere la sua posizione dominante e, probabilmente, ancora per parecchi anni.

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