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IPhone in leasing? Apple studia un abbonamento mensile

Per aumentare la base dei suoi utenti e vendere loro più servizi, Apple starebbe pensando ad una formula in "quasi leasing" per il suo hardware: iPhone e iPad in primis

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Fonte: Apple Newsroom

Il buon Marc Gurman, attendibile giornalista di Bloomberg, tira fuori dal cappello una notizia, al momento da confermare, circa la possibilità che Apple possa affittare mensilmente i suoi prodotti hardware. In effetti, questa soluzione che potremmo definire un quasi leasing simile a un programma di noleggio automatico, rappresenterebbe un importante cambiamento strategico per un’azienda che generalmente ha venduto dispositivi a prezzo pieno, a volte a rate o con sussidi da parte di operatori telefonici. Obiettivo? Aiutare Apple a generare più entrate dai servizi e rendere per i consumatori più leggero l’investimento (di solito migliaia di euro) per l’acquisto dei nuovi dispositivi.

Apple vende soprattutto iPhone, che hanno rappresentato più del 50% delle vendite dello scorso anno e che hanno generato quasi 192 miliardi di dollari, più della metà delle entrate dell’azienda. Considerato che un utente medio Apple usa il suo iPhone per almeno 4 anni e che stiamo assistendo alla spinta del passaggio dei chip dal 4G al 5G appare evidente che se Apple intende sostenere questa transizione tecnologica deve fare qualcosa. Sicuramente non abbasserà i prezzi, ma può facilitare l’acquisto con la filosofia del “compri ora e paghi poco alla volta“. Infatti, l’idea è di rendere il processo di acquisto di un iPhone o iPad alla pari di un servizio Apple One a cui, con il pagamento mensile dell’archiviazione iCloud o di un abbonamento Apple Music, viene aggiunto anche uno smartphone che sarebbe cambiato con un modello più nuovo ogni due anni. Apple così consentirebbe ai clienti di abbonarsi all’hardware con lo stesso ID Apple e account App Store che utilizzano oggi per acquistare app e abbonarsi ai servizi.

iPhone e iPad: un affitto mensile

Il programma differirebbe da un acquisto a rate in quanto il canone mensile non sarebbe il prezzo del dispositivo suddiviso in 12 o 24 mesi. Piuttosto, sarebbe una tariffa mensile, da determinare sulla base del dispositivo scelto dall’utente.

La società starebbe valutando di aiutare i clienti vecchi e nuovi a sostituire i propri dispositivi con nuovi modelli non appena disponibili sul mercato. E sappiamo che Apple aggiorna la sua gamma iPhone una volta l’anno. Per ora sul progetto però nessun commento ufficiale da Cupertino.

Servizi in abbonamento: chi li fa

Apple non sarebbe la prima azienda a spingere gli abbonamenti hardware. Google ha anche provato un approccio simile con i suoi laptop Chromebook, rivolgendosi ai clienti aziendali. Oppure con i Pixel 6 affittati attraverso il Google Pixel Pass che assieme a tutti i servizi Google, include anche un telefono nuovo ogni due anni. Negli Usa costa tra i 45 dollari e i 55 dollari mensili.

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