SCIENZA

C'è davvero un vulcano sottomarino che rischia di esplodere?

C'è un vulcano sottomarino, di nome Kolumbo, che pare sia davvero a rischio esplosione: è già il più attivo nell'Egeo, e gli scienziati iniziano a chiedersi quali potrebbero essere le conseguenze della deflagrazione

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Potrebbe esserci qualcosa che non va sul fondo del mare e i ricercatori sono in allerta. Sì perché, in base a una recente scoperta, Kolumbo, un vulcano sottomarino situato nel Mare Egeo a circa otto chilometri da Santorini, sarebbe pronto a una massiccia eruzione in grado di portare a drammatiche conseguenze.

La comunità scientifica è attualmente in allerta e sta tenendo sotto controllo il vulcano, cercando di monitorare ogni movimento e, soprattutto, osservando l’evoluzione di una camera magmatica che, in precedenza, non era mai stata rilevata.

Kolumbo, il vulcano sottomarino dell’Egeo

Ma qual è la storia di questo vulcano sottomarino e per quale motivo gli scienziati sono così preoccupati? È presto detto: nel 1649, una serie di scosse iniziarono a far tremare le coste di Santorini. Queste scosse si fecero via via più potenti, fino a trasformarsi in una molteplicità di eruzioni di tipo esplosivo provenienti dal mare, che oltre a cambiare la costa dell’isola, provocarono la morte di diverse decine di abitanti.

Le eruzioni esplosive erano figlie proprio di Kolumbo, il cui cono aveva raggiunto la superficie marina. Trovandosi in questo stato, diversi flussi piroclastici arrivarono fino alle coste di Santorini. Per di più, le eruzioni causarono un collasso degli strati che si trovavano sopra alla camera magmatica da cui provenivano, cosa che provocò uno tsunami la cui potenza distruttiva riuscì ad arrecare danni a località lontane anche 150 chilometri.

Il vulcano sottomarino oggi

Partendo da quanto accaduto, va da sé che gli scienziati si stiano allarmando non poco. La causa primaria dell’allarme è il rilevamento di una nuova camera magmatica (che, per chi non lo sapesse, è l’area all’interno del vulcano dove gli strati di magma stazionano prima di essere eruttati), che sembra star crescendo a vista d’occhio. A sostenerlo è un gruppo di scienziati ed esperti dell’Aristotle University of Thessaloniki, dell’Imperial College London e dell’University of Athens.

In base agli studi effettuati e grazie agli strumenti all’avanguardia che hanno utilizzato, i ricercatori sono stati in grado di visualizzare la camera magmatica che si estende da 2 a 4 chilometri e che coincide con il punto terminale di alcuni (attualmente irrilevanti) recenti sciami sismici. La camera rende Kolumbo seriamente pericoloso, perché potrebbe produrre un’eruzione tsunamigenica altamente esplosiva nel prossimo futuro.

La possibile eruzione di Kolumbo

Per comprendere la pericolosità di Kolumbo, i ricercatori hanno usato un metodo chiamato “inversione della forma d’onda completa“, che impiega onde sismiche prodotte artificialmente per creare un’immagine ad alta risoluzione, in grado di mostrare tutto ciò che si trova nelle profondità del vulcano. Tuttavia, anche con questi dati alla mano, gli scienziati non sono in grado di stabilire quando Kolumbo erutterà: potrebbe succedere in un arco di tempo che va da 1 a 150 anni.

Ciò che è certo è che più tempo passa, più la serie di eruzioni finali può essere devastante. Il rischio concreto è quello che Santorini, ancora una volta, venga drammaticamente danneggiata, ma non sono al sicuro neanche le coste più lontane: in base all’esplosione, infatti, lo tsunami derivante potrebbe travolgere (come già accaduto) territori lontani chilometri. Adesso, il team internazionale sta lavorando alla creazione di un osservatorio del fondale marino chiamato Santorini’s Seafloor Volcanic Observatory. Una volta che l’osservatorio sarà attivo e funzionante, infatti, gli scienziati e gli esperti di rischi saranno meglio attrezzati per monitorare possibili eruzioni.

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