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Le annotazioni nei video YouTube verranno eliminate dal 2019

A partire da inizio 2019 Google elimina le annotazioni dai video YouTube, anche quelle già esistenti. I videomaker, comunque, hanno già strumenti sostitutivi

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Fonte: sutipond / Shutterstock.com

Titoli di coda per le annotazioni dei video su YouTube e non è solo un gioco di parole: Google ha infatti annunciato che le “annotations” spariranno definitivamente a partire dal 15 gennaio 2019 e quelle già esistenti verranno eliminate dai video in cui erano inserite. L’annuncio è contenuto in un brevissimo aggiornamento di una vecchia pagina del supporto online per le annotazioni di YouTube.

Si chiude così la lunga storia di questa funzionalità di YouTube che per diversi anni ha avuto molti estimatori ma che oggi, con il sempre maggiore utilizzo della piattaforma video di Big G da smartphone, non ha più senso.

Che cosa sono le annotazioni YouTube

Le annotazioni nascono nel lontano 2008 e sono quei rettangoli che a volte vedete nei video di YouTube, ma solo su desktop perché questa funzionalità non è mai stata abilitata sull’app per dispositivi mobili. In quei rettangoli il creatore del video poteva inserire, tramite un apposito editor, del testo o anche dei link. Erano molto utili, ad esempio, per fare correzioni in post-produzione rispetto a quanto dichiarato nel video, o per portare l’utente a siti esterni come negozi online o il blog del creatore del video. Già a maggio 2017, però, Google aveva rimosso l’editor per le annotazioni impedendo di fatto di crearne nuove e suggerendo di sostituirle con altre funzionalità: i titoli di coda e le schede (cards). Le vecchie annotazioni, però, restavano visibili.

Restano schede e titoli di coda

A differenza delle annotazioni, le schede e i titoli di coda sono visibili e utilizzabili anche su smartphone e permettono a Google di limitare il loro uso a scopi specifici. Le schede, ad esempio, possono essere al massimo 5 in un solo video e sono solo di 5 tipi: Canale, Donazioni, Link (disponibile solo per i canali nel programma Partner), Sondaggi, Playlist.

I titoli di coda, invece, possono durare tra i 5 e i 20 secondi e contenere una playlist, la richiesta di sottoscrizione al canale, un link a siti approvati (disponibile solo per i canali nel programma Partner) o la promozione di un altro canale YouTube. In questo modo, quindi, tutto è più funzionale su mobile, più ordinato e, soprattutto, sotto il controllo di Google che in caso di uso improprio delle funzionalità più interessanti (cioè i link a siti esterni) può “minacciare” l’espulsione dal programma di monetizzazione dei contenuti. Secondo YouTube, però, nonostante questi limiti sia le schede che i titoli di coda sono un vantaggio anche per i creator visto che vengono cliccati 7 volte di più rispetto alle vecchie annotazioni che, al contrario, molto spesso venivano chiuse dall’utente che le riteneva invasive e fastidiose.

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