Le cuffiette Samsung Galaxy Buds 3 Pro avranno il traduttore automatico
I Samsung Galaxy Buds 3 dovrebbero avere delle funzioni AI per le traduzioni in tempo reale. I nuovi auricolari Samsung potrebbero essere l’inizio di una rivoluzione
Che l’intelligenza artificiale stia diventando sempre più centrale nella vita delle persone è una cosa ormai evidente e per questo motivo non sorprende vedere le grandi aziende abbracciare questa tecnologia e portare sul mercato device sempre più innovativi.
Samsung, ad esempio, nelle prossime settimane dovrebbe mostrare al mondo il Samsung Galaxy S24 che, secondo le indiscrezioni, avrà al suo interno moltissime novità basate proprio sull’AI.
Ma non è tutto: il colosso sudcoreano starebbe lavorando anche a nuove funzioni basate sull’AI da integrare nei Galaxy Buds 3 Pro, auricolari true wireless eredi naturali degli attuali Galaxy Buds 2 Pro (in foto), oggetto di un interessantissimo rumor riguardante le traduzioni in tempo reale.
Samsung Galaxy Buds 3 Pro, cosa sappiamo
Stando a quanto condiviso dal sito Sammobile, i nuovi Samsung Galaxy Buds 3 Pro dovrebbero arrivare ufficialmente sul mercato nella seconda metà del 2024.
Ma la vera novità è che questi auricolari saranno in grado di tradurre diverse lingue e, tra l’altro, senza doversi connettere al web (quindi non è necessario l’accoppiamento ad uno smartphone), cosa invece necessaria per utilizzare la funzione analoga già vista sui Google Pixel Buds.
Da ciò che sappiamo, queste nuove funzionalità andranno ben oltre la semplice traduzione di un testo o di singole frasi e saranno, invece, un vero e proprio strumento per la comunicazione che dovrebbe garantire conversazioni in tempo reale tra utenti che parlano lingue diverse.
Del resto l’indiscrezione sulle molteplici funzioni basate sull’intelligenza artificiale era nell’aria già da qualche tempo e lo stesso Galaxy S24 dovrebbe avere al suo interno un’applicazione chiamata AI Live Translate Call, sviluppata per tradurre la voce dei parlanti durante le chiamate.
Se questa funzione non avrà veramente bisogno di una connessione a internet attiva, vuol dire che sfrutterà hardware integrato, una scelta che dovrebbe garantire agli utenti anche maggiore sicurezza e maggiore privacy, evitando che le conversazioni personali passino dal cloud di Samsung per la traduzione.
Come utilizzare questa tecnologia
Si può supporre che un sistema del genere possa rivelarsi molto utile durante i viaggi all’estero, andando a sostituire il vecchio dizionario o le funzioni di Google Translate.
Inoltre, se fosse confermata l’indiscrezione sull’utilizzo del traduttore AI offline durante le chiamate vocali e le videochiamate, questo rappresenterebbe una funzione davvero inedita, che potrebbe segnare un punto di svolta per la comunicazione e, non di meno, per il settore degli auricolari.
È presto per fare delle ipotesi e prima bisognerà attendere l’uscita dei dispositivi e verificare, anzitutto, l’effettivo funzionamento di questa caratteristica, l’efficienza e gli eventuali limiti imposti dall’azienda produttrice che potrebbe riservare tale funzione a pochi device di fascia alta. Da valutare, infine, l’impatto di queste funzioni sull’autonomia degli auricolari.