Le novità del Fisco per la fatturazione elettronica con l’estero
L’Agenzia delle Entrate pubblica la Guida 1.9 sulla fatturazione elettronica con l’estero: novità sull’autofattura e sulle rettifiche, ecco le nuove direttive
Il mondo della fatturazione elettronica è in continua evoluzione: si adatta alle nuove esigenze e normative per soddisfare bisogni e doveri di privati e professionisti. In questo contesto, nasce la nuova versione 1.9 della Guida dell’Agenzia delle Entrate sulla compilazione delle fatture elettroniche.
La Guida è stata rilasciata il 3 marzo e qualche giorno dopo, il 21 marzo, il Fisco ha introdotto le nuove regole che riguardano in particolare la fatturazione elettronica all’estero in Europa e la fatturazione elettronica extra UE. Le novità riguardano l’uso delle rettifiche e delle modifiche delle autofatture e la gestione delle procedure tramite Sistema di Interscambio, cioè la piattaforma che permette all’Agenzia delle Entrate di gestire e filtrare le fatture elettroniche veicolandole ai destinatari una volta controllate e corrette. Le indicazioni permettono di capire meglio diversi aspetti di tale procedura e riguardano anche chi opera in settori particolari, come le aziende agricole, che finalmente possono semplificare la gestione delle attività fiscali. Conoscere le nuove direttive e soprattutto le conseguenze per la fatturazione elettronica internazionale è cruciale per chi ha un’impresa e per tutti i professionisti. Vediamo come funzionano le novità.
Come gestire le fatture elettroniche con l’estero secondo ADE
Dopo la consultazione delle fatture elettroniche aperta a tutti, arrivano altre novità dal Fisco. La Guida 1.9 sul Sistema di fatturazione elettronica internazionale introduce alcune regole relative ad autofattura, rettifica e altre procedure relative all’uso del Sistema di Interscambio (SdI).
In particolare, le novità riguardano i documenti con i seguenti codici:
- TD16, TD17: autofatture per acquisto di servizi internazionali
- TD18: acquisto beni intracomunitari
- TD19: autofattura beni ex art. 17 secondo comma DPR n 633/72
Sono coinvolti anche i documenti con codice TD20, TD21, TD22, TD23, TD26 e TD28.
Le novità, come si legge, coinvolgono la fattura elettronica B2B con l’estero. Le aziende che operano a livello internazionale devono, quindi, formarsi e aggiornarsi circa la normativa per evitare di produrre fatture con errori.
La Guida offre anche informazioni per le imprese agricole in regime speciale sull’uso della sezione “Altri dati gestionali” dove è possibile inserire ulteriori informazioni sulla vendita e avere così informazioni più precise circa la liquidazione dell’IVA e relative dichiarazioni, evitando così degli errori legati alla gestione dell’attività fiscale.
Infine, con una sola richiesta è possibile richiedere lo scarico massivo di documenti fiscali e registri IVA non protocollati mensilmente.
I nuovi strumenti per la fatturazione elettronica estera portano sicuramente a una semplificazione delle operazioni fiscali. Nello specifico, si riducono gli step che seguono a una modifica o rettifica dei documenti.
Implicazioni delle direttive ADE sulla fatturazione elettronica internazionale
Le direttive ADE comportano diverse conseguenze:
- per i documenti di rettifica con codici da TD16 a TD19, quando si riceve una nota di credito da un fornitore situato all’estero bisogna emettere una nuova autofattura dello stesso tipo ma con importo negativo. Non potrà essere usata la normale nota di credito TD04
- per i documenti TD20, TD21, TD22, TD23, TD26 e TD28 emettere un’autofattura con segno negativo in modo da correggerli
Nelle rettifiche bisogna scrivere all’interno del campo 2.1.6 gli estremi del documento da rettificare.
Inoltre, la normativa indica che i documenti TD16, TD17, TD18, TD19, per le fatture esterne e TD20, TD21, TD22, TD23, TD26, TD28 per tutti gli altri tipi sono ammessi per trasmettere rettifiche tramite Sistema di Interscambio. Questi tipi di documento possono quindi essere usati per effettuare correzioni e considerati dal Sistema ai fini IVA come note di variazione: questo cambiamento semplifica le procedure di rettifica.
Come scegliere il gestionale di fatturazione elettronica con l’estero
Le novità indicano come fatturare elettronicamente all’estero, ma per non fare errori e alleggerire il lavoro delle imprese non è necessario solo conoscere le regole ma scegliere strumenti davvero sicuri, a norma e facili da usare. La scelta di un buon gestionale di fatturazione elettronica estera è cruciale per rendere le procedure fluide, evitare errori e far crescere il proprio business.
In tal senso, un buon software dovrebbe essere conforme alla normativa internazionale, essere semplice da utilizzare e proporre anche la possibilità del multi-lingua, essere sicuro e consentire anche l’automazione dei processi. Per esempio, quelli di generazione, trasmissione e archiviazione delle fatture elettroniche.
Il mercato offre diverse alternative, tra queste spicca Libero SiFattura, il gestionale di fatturazione elettronica pensato per aziende e professionisti.
Libero SiFattura è il gestionale di fatturazione elettronica disponibile in tre diversi piani.
Il piano SiFattura Basic è gratuito, consente di inviare fino a 10 fatture elettroniche all’anno e riceverne in numero illimitato; inoltre, chi ha necessità può acquistare in aggiunta un pacchetto di fatture elettroniche da inviare. SiFattura Lite costa 29€ l’anno più IVA all’anno e consente di inviare e ricevere fatture elettroniche illimitate B2B, personalizzare l’account e ricevere assistenza prioritaria. SiFattura Pro ha un costo di 49€ l’anno IVA inclusa: con questa soluzione si possono inviare e ricevere un numero illimitato di fatture elettroniche ma anche inviare un numero illimitato di fatture verso la PA, oltre a diverse funzionalità avanzate, come la gestione della prima nota e la condivisione con il consulente del lavoro.
In collaborazione con Libero SiFattura.