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La grande novità di WhatsApp non è su WhatsApp

L'annuncio direttamente da Mark Zuckerberg: le chat di comunità sono arrivate, ma non su WhatsApp come tutti ci aspettavamo

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Le “Community Chat” sono arrivate, ma non dove tutti ce le aspettavamo: dopo aver annunciato l’arrivo delle Communities” su WhatsApp, piattaforma sulla quale tutti ci aspettavamo di veder arrivare la novità, ora Mark Zuckerberg ci ricorda che il prodotto principale di Meta è ancora Facebook e, quindi, Facebook Messenger.

Le “chat di comunità“, dunque, sono in distribuzione in tutto il mondo su Messenger e sono diverse da quelle che arriveranno su WhatsApp, non solo dal punto di vista pratico e dell’uso, ma soprattutto dal punto di vista della sicurezza e della privacy.

Cosa sono le Community Chat

Le “Community Chat” di Facebook Messenger sono un servizio che assomiglia vagamente ai server di Discord: una chat collegata ad un gruppo, all’interno della quale si parla di interessi comuni. Anche in modo specifico, perché è possibile creare chat molto specifiche per segmentare il pubblico di gruppi molto grandi, creando più Community Chat per lo stesso gruppo.

Tutto, però, partirà dal gruppo Facebook: non ci sarà community senza gruppo e ad aprire la community saranno sempre e soltanto gli amministratori del gruppo. Sarà possibile usare le comunità per fare annunci, per supportare un evento in presenza, per discutere tra amministratori, per creare canali audio.

Ogni membro della comunità, se le regole scelte dall’amministratore lo permetteranno, potrà pubblicare nella chat.

Le regole delle community

Gli amministratori delle community avranno degli strumenti specifici e automatizzati per la moderazione, che saranno essenziali visto che le comunità potranno essere enormi. Strumenti per sospendere automaticamente gli utenti in caso di specifici comportamenti, per rimuovere i messaggi segnalati, per filtrare i messaggi in base al contenuto.

Tutto ciò sarà fondamentale, perché la maggior parte delle community chat saranno totalmente o parzialmente pubbliche. In una nuova pagina del suo help online in italiano, infatti, Meta spiega che le nuove chat

  • Non sono private poiché possono essere trovate e viste da persone che non sono nella chat, incluso Meta
  • Se una chat della community fa parte di un gruppo Facebook privato, i membri attuali e futuri possono trovare e vedere il nome della chat e, in alcuni casi, il relativo contenuto
  • Se è parte di un gruppo Facebook pubblico, tutti possono trovare e vedere il nome o i contenuti della chat
  • Le persone possono anche essere invitate a iscriversi e approvate automaticamente in base alle impostazioni della chat
    Non è possibile partecipare a una chat della community se non si è parte del gruppo Facebook e nel caso in cui si lasci o si venga rimossi dal gruppo si perderà accesso a tutte le chat della community collegate

Le regole per la privacy delle Community Chat sono diverse da quelle delle chat private e sono molto più “larghe”:

  • La cronologia ha un tempo limitato (ad esempio 90 giorni)
  • I contenuti pubblicati restano visibili agli altri partecipanti, anche se si lascia la community
  • Meta può raccogliere ed archiviare informazioni pubblicate nelle chat delle comunità

Community Chat: niente crittografia

La cosa più importante da sapere sulle Community Chat, dopo il fatto che sono praticamente uno spazio pubblico in cui quasi chiunque può entrare (a meno che non siano legate ad un gruppo privato), è che le conversazioni non sono protette dalla crittografia end-to-end.

Questo non è un grosso limite nel caso di community legate ad un gruppo pubblico (non c’è niente da “nascondere“: la conversazione non è privata), ma lo può diventare in caso di community legata ad un gruppo privato. In tal caso, infatti, almeno in teoria un hacker (o la stessa Meta) potrebbe leggere, vedere e ascoltare il contenuto della chat di comunità.

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