SCIENZA

Questo materiale vale più dell'oro

È stato creato un materiale superconduttore in laboratorio: vale molto più dell'oro, segna una svolta nella fisica della materia condensata e il suo impiego potrebbe cambiare tutto quello che facciamo

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Fonte: istock

Esiste un materiale che vale più dell’oro e che potrebbe cambiare la nostra vita per via delle sue proprietà: si tratta di un nuovo superconduttore creato in laboratorio grazie all’impegno e alle scoperte di un team di esperti di ingegneria meccanica e fisica dell’Università di Rochester.

Il nuovo materiale apre interessanti scenari in merito alla superconduttività ambientale e alle tecnologie applicate: grazie alle condizioni di temperatura e pressione sufficientemente basse nel processo di conduzione, si presenta infatti come uno strumento rivoluzionario in grado di cambiare il futuro.

Il nuovo materiale superconduttore

Negli ultimi due anni la squadra dell’Università di Rochester, capitanata dal professor Ranga Dias, si è interamente dedicata agli studi sulla superconduttività, una branca della fisica della materia condensata. La superconduttività è un fenomeno fisico che si verifica quando la resistenza elettrica è nulla e quando i campi magnetici vengono espulsi dal materiale in modo “semplice”: l’intero fenomeno non è spiegabile per mezzo della fisica classica, ma si basa sulla meccanica quantistica.

Nel corso dei suoi esperimenti, la squadra dell’Università di Rochester ha combinato diversi elementi chimici cercando di realizzare una “ricetta” che potesse dar vita a un materiale con i valori di pressione e temperatura necessari affinché si verifichi la superconduttività. Adesso sembrano esserci riusciti, combinando idruro di lutezio con azoto. La miscela è stata formata e poi collocata in una camera di reazione per verificarne il comportamento. E, stando allo studio pubblicato su Nature, il nuovo superconduttore a lungo cercato è stato finalmente trovato.

Perché il superconduttore vale più dell’oro?

Come abbiamo già detto, il nuovo superconduttore è stato realizzato combinando idruro di lutezio con azoto, ed è proprio la presenza del primo elemento a far sì che sia talmente prezioso da valere più dell’oro. Il lutezio è, infatti, un metallo trivalente bianco-argenteo che fa parte del gruppo di elementi chimici chiamati Terre Rare. Il suggestivo nome di questi elementi deriva dal fatto che, quando vennero isolati per la prima volta, si trovavano all’interno di alcuni minerali non comuni ritrovati solo ed esclusivamente in una miniera del villaggio di Ytterby, in Svezia.

Con il passare del tempo, in realtà, gli elementi chimici Terre Rare sono stati ritrovati in altre aree del pianeta. Il loro nome non è stato cambiato per una ragione molto semplice: ne rende subito evidente il valore, che è rimasto altissimo perché si tratta di metalli speciali richiestissimi per essere utilizzati nelle più moderne tecnologie. Diversi elementi delle Terre Rare vengono usati per magneti, catalizzatori, display e fibre ottiche e ciò li rende ormai indispensabili: il loro valore, infatti, va dai 450 ai 20.000 dollari per soli 100 grammi.

Le applicazioni del nuovo superconduttore

Oltre al valore, però, a fare particolarmente gola sono le applicazioni del nuovo superconduttore. Questo materiale ha una caratteristica particolare: l’assenza di resistenza elettrica, che svanendo permette ai campi magnetici espulsi di passare attorno al materiale in modo più fluido, talmente veloce da risultare immediato. Ciò, idealmente, potrebbe portare alla creazione di nuove reti elettriche in grado di annullare quella che è l’attuale dispersione di energia dovuta alla resistenza (ammontante a circa 200 milioni di megawattora) e alla nascita di nuovi sistemi di trasporto, tra cui treni ad alta velocità privi di attrito.

Ancora, secondo gli scienziati che hanno creato il superconduttore, si potrebbe dare una spinta alle attuali tecniche di imaging e scansioni mediche, che porterebbero a risultati più veloci e accurati. Chiaramente, prima di passare alla messa in atto di tali innovazioni occorrerà attendere nuovi studi: la fase di testing sul nuovo superconduttore non è ancora terminata.

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