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È così: potremmo presto scoprire se qui c'è vita

C'è vita su Encelado, una delle 83 lune di Saturno? Presto potremo scoprire la verità, grazie a una missione speciale che potrebbe cambiare tutto.

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Presto potremmo scoprire se c’è vita in uno dei luoghi più affascinanti dello spazio. A delineare questa ipotesi è stato un gruppo di ricercatori, in un articolo pubblicato sul Planetary Science Journal che apre uno scenario inedito: su una delle lune di Saturno, Encelado, ci sarebbero prove tangibili della possibile presenza di vita microbica. E una nuova missione spaziale potrebbe risolvere questo mistero.

Encelado, la misteriosa luna di Saturno

Encelado è una delle 83 lune che orbitano attorno al Pianeta Saturno, osservata per la prima volta nel 1980 dalla navicella spaziale Voyager 1 della NASA. Come lo descrissero allora gli astronomi, Encelado aveva l’aspetto di una piccola “palla di neve” nel cielo e, a dirla tutta, non sembrava avesse niente di troppo interessante. Era un corpo celeste come un altro.

Eppure gli studi più approfonditi che si sono svolti tra il 2005 e il 2017 grazie alla sonda Cassini inviata dalla NASA hanno ribaltato questa convinzione. Non solo ci ha fornito nuove informazioni sugli affascinanti anelli di Saturno, ma oggi si aprono le porte a uno scenario inedito a proposito del satellite Encelado: lo spesso strato di ghiaccio del quale è ricoperto, nasconde un enorme oceano di acqua salata che emette metano.

Nulla di strano, vi direte, e invece no. Perché proprio il metano dimostrerebbe che in quel vasto e nascosto oceano salato c’è vita microbica. Scoperta che si aggiunge ad un’altra altrettanto importante: un team cinese ha rilevato nei geyser del satellite tracce effettive di fosforo e altri elementi come carbonio organico e inorganico, idrogeno molecolare, composti a base di azoto e ossigeno, ammoniaca. Tutti potenzialmente legati alla presenza di forme di vita.

“Per sapere se è così, dobbiamo tornare su Encelado e guardare”, ha affermato l’autore principale della ricerca Régis Ferrière, Professore associato presso il Dipartimento di Ecologia e Biologia evolutiva dell’Università dell’Arizona.

Una nuova missione alla scoperta di vita su Encelado

Nulla di certo al momento, ma gli astronomi stanno già ipotizzando di far partire una nuova missione su Encelado per scoprire se in effetti vi siano forme di vita sotto la sua superficie. Questa luna di Saturno possiede caratteristiche uniche nel loro genere, a cominciare dai giganteschi pennacchi d’acqua che emergono violentemente dalle crepe dell’immensa distesa ghiacciata, del tutto simili ai geyser terrestri e con molta probabilità tra i fattori determinanti per la formazione dei celebri anelli di Saturno.

Sono tutti concordi nell’affermare che Encelado debba essere rivisitato ed esaminato più a fondo. L’unico problema al momento resta capire come. Il Professor Ferrière e i suoi collaboratori hanno già stimato che l’ipotetica massa totale di microbi viventi nell’oceano di Encelado sarebbe davvero molto piccola, ma al contempo non sarebbe così semplice mandare un robot tra le crepe della sua superficie per raccogliere dati in profondità.

Attualmente l’unica papabile sembra la missione ammiraglia della NASA Enceladus Orbilander, studiata e progettata dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory. Una sonda trascorrerebbe circa un anno e mezzo in orbita attorno alla luna di Saturno raccogliendo dati sui suoi pennacchi d’acqua, per poi atterrare sulla superficie ghiacciata per altri due anni. È in questa seconda parte che potrebbe realmente confermare la presenza di vita su Encelado.

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