Perché la neve in Valtellina è diventata gialla?
Perchè sulla Marmolada, e non solo, è stata avvistata della neve gialla e come si forma la neve rossa? Ecco la risposta scientifica
Sulla Marmolada e in Valtellina è accaduto qualcosa di molto insolito. Sono state evidenziate delle nevicate a dir poco anomale, che hanno “imbiancato” le cime in maniera differente dal solito. La colorazione non è risultata bianca nel weekend di Pasqua, o almeno non del tutto. Dal giallo all’arancione, fino al rosso. Tutto a causa di un particolare fenomeno atmosferico connesso alla nuvola desertica che ha raggiunto l’Europa centrale, partendo dal Sahara.
La neve non è sempre bianca
Non è scontato che la neve sia sempre bianca. Il fatto che lo sia nella maggior parte dei casi, infatti, non indica una regola naturale assoluta. Alcuni fenomeni atmosferici o chimici possono alterare tale condizione cromatica. La neve può dunque tingersi di giallo, rosa, rosso e arancione. Ecco cos’è accaduto di recente sulle Alpi italiane, principalmente a Nord-Est.
Uno spettacolo insolito, più volte immortalato dai presenti incuriositi. I ghiacciai della Marmolada, così come le piste da sci di Livigno, hanno ottenuto sfumature di giallo molto evidenti. Tutto ciò si lega alla nuvola carica di micropolveri del deserto del Sahara, giunte fino a noi grazie ai venti del Sud. Il tutto poco dopo che il Meridione, in alcune città almeno, si è ritrovato con un cielo arancione davvero affascinante e inquietante, al tempo stesso.
La neve colorata: le cause
Le cause di tutto ciò possono però essere differente. Sia che si tratti di una questione atmosferica che chimica, l’effetto non cambia. La neve si tinge di un colore fuori dal comune.
Dopo aver tinto i cieli di alcune città del Sud, i venti hanno proseguito la risalita verso Nord. Le microparticelle citate si sono ben mescolate con le nevicate intense. Un incrocio di fenomeni che hanno provocato una caduta insolita.
La neve è apparsa come striata di una polvere color giallo ocra. Si ha avuto l’impressione che in montagna fosse di colpo apparsa della sabbia desertica. Stavolta il tutto è stato molto evidente, eppure tutto ciò si verifica periodicamente. Solitamente, però, ciò non accade sulle vette dell’Europa centrale e settentrionale. La neve gialla è più “frequente” sulle montagne dell’Europa meridionale.
E se invece si tratta di neve rossa? Si parla in questo caso di reazione chimica. Ciò vuol dire che non si ha bisogno necessariamente di condizioni meteo particolari, come le micropolvere del Sahara. Può bastare una reazione a un particolare fenomeno chimico. Nello specifico alla base troviamo delle alghe, come la Chlamydomonas nivalis, che reagiscono per tutelarsi quando poste in condizioni ambientali avverse per la loro sopravvivenza. Producono allora una particolare sostanza, ovvero i carotenoidi, il che attribuisce alla neve caduta una caratteristica colorazione rossastra.
In merito si è espresso il meteorologo Marco Rabito, che ha analizzato l’avvenimento insolito sulle pagine del Corriere del Veneto: “Ciò accade nei casi di perturbazioni alimentate da venti di scirocco. Non si può parlare di vera e propria sabbia. Ha un effetto positivo come fertilizzante sui terreni. Al tempo stesso, però, sporca tantissimo il territorio”.