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SCIENZA

Perché la neve della Marmolada sta cambiando colore, da dove arriva la sabbia?

La Marmolada ha assunto un aspetto incredibile, grazie alla sabbia che l'ha rivestita di un manto rosa: ecco cosa sta succedendo (e perché dobbiamo preoccuparci).

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Neve Fonte foto: 123RF

Nei giorni scorsi è successo qualcosa di davvero incredibile: la Marmolada, una delle cime più famose delle Dolomiti, ha assunto un aspetto a dir poco particolare. Il suo manto di neve, che ancora la imbianca ad alte quote, si è ricoperto di uno spesso strato di sabbia che le ha conferito un colore tra il rosa e il rosso, non proprio comune in montagna. Che cosa è accaduto? Il fenomeno è dovuto alla sabbia del Sahara trasportata a grandissime distanze dal vento che, nonostante sia molto affascinante, è anche causa di preoccupazione. Scopriamo perché.

La Marmolada coperta di sabbia del Sahara

L’Italia è stata recentemente colpita da un fenomeno strano, seppure niente affatto unico: in moltissime località della penisola, da nord a sud, ha iniziato a piovere acqua ricca di sabbia, mentre i cieli si sono fatti di un particolare color arancione. Dicevamo che non è nulla di miracoloso, bensì solamente di un’ondata di sabbia sahariana proveniente dall’Africa, la quale si è mossa rapidamente verso nord a causa delle correnti. Capita spesso, sebbene non sempre un evento del genere riesce a raggiungere tali latitudini.

Ad aver portato la sabbia del Sahara sin sulla vetta della Marmolada è lo scirocco, che in questi giorni soffia violento trasportando ondate dal color giallo, ocra e persino arancione, lasciando molte persone incantate per questo fenomeno. Anche il maltempo ci ha messo lo zampino, collaborando con i venti per far arrivare la sabbia così a settentrione. A Punta Penia, una delle cime della Marmolada situata a ben 3.343 metri di quota, la neve è letteralmente diventata rossastra. “Il fenomeno accade soprattutto durante i mesi autunnali, ma può verificarsi anche in primavera. La sabbia ha fatto un viaggio di oltre 2.500 km, raggiungendo anche le spiagge di Riva del Garda” – hanno spiegato gli esperti di Meteotrentino.

Perché dovremmo preoccuparci

Insomma, questo evento così sensazionale ha una spiegazione molto semplice, e apparentemente nient’affatto preoccupante. Perché, invece, gli esperti lo ritengono un segnale di allarme? Innanzitutto, la sabbia che ha ricoperto la neve sulla Marmolada ha un effetto negativo sull’ambiente alpino: i suoi granelli riducono infatti l’albedo, ovvero la capacità della neve di riflettere la luce solare. In questo modo, la neve stessa assorbe una maggior quantità di calore: la conseguenza naturale è un’anomala accelerazione nel processo di scioglimento dei vicini ghiacciai, che è una delle più grandi preoccupazioni per gli scienziati.

Il ghiacciaio della Marmolada, a ben vedere, è già da tempo in pericolo: secondo i dati raccolti dal monitoraggio, la superficie gelata sta continuando da anni a ritirarsi e potrebbe addirittura scomparire entro pochi decenni, se non invertiamo il processo. Come fare? La principale causa dello scioglimento dei ghiacciai è il riscaldamento globale, che ha causato un aumento delle temperature in tutto il mondo, provocando anche un innalzamento delle acque. Tra gli effetti collaterali dei cambiamenti climatici, c’è anche la variazione nei modelli di circolazione atmosferica – primo tra tutti El Niño, che quest’anno è stato particolarmente influente.

La circolazione atmosferica è anche quel fenomeno che ha permesso alla sabbia del Sahara di essere sollevata dalle correnti e poi trasportata così lontano dal deserto, fin sulla cima della Marmolada. È dunque tutto collegato, e non è difficile a questo punto capire perché la situazione sembra allarmante. L’unico modo per provare a invertire la rotta consiste nel ridurre le nostre emissioni di carbonio, ma ciò implica un enorme cambiamento nello stile di vita che noi uomini abbiamo ormai adottato da tempo.

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