C'è un tratto di costa in Italia dove non esistono più le meduse, perché è una cattiva notizia
Non ci sono più meduse a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto: è un brutto segno per l'ecosistema e la vita nei fondali
Quest’estate, chi è andato in vacanza a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, passeggiando sulla battigia si sarà accorto che non ci sono più meduse.
Sebbene questo possa apparire come un vantaggio per i bagnanti, non lo è affatto per l’ecosistema marino: ecco cosa sapere sulla questione.
Non ci sono più meduse a Castellaneta Marina
Le meduse stanno scomparendo dalle acque di Castellaneta Marina, in Puglia: si tratta di un fenomeno che potrebbe sembrare positivo per chi ama nuotare in mare ma, in realtà, solleva preoccupazioni per l’ambiente.
Le acque del Mar Ionio, che solitamente ospitano numerose specie di meduse, oggi sono sorprendentemente prive di questi organismi. I bagnanti che frequentano la zona hanno notato l’assenza delle meduse, in particolare della specie Rhizostoma pulmo, una delle più comuni e innocue nella suddetta area. Nonostante possa sembrare una buona notizia, la sparizione delle meduse è un segnale allarmante per l’ecosistema marino.
Il cambiamento delle condizioni climatiche e l’influenza delle attività umane sono tra le possibili cause di questa scomparsa. Il riscaldamento delle acque del Mar Ionio è da considerarsi un fattore determinante, ma gli esperti considerano anche altri elementi: su tutti, l’aumento delle mareggiate violente, che potrebbero aver contribuito a modificare l’habitat naturale delle meduse, e l’interferenza umana, attraverso l’inquinamento e la pesca eccessiva. Quest’ultima, in particolare, starebbe alterando in modo significativo la vita nei fondali, portando a cambiamenti che non sempre sono immediatamente visibili ma che potrebbero avere conseguenze a lungo termine.
Perché la scomparsa delle meduse è un problema
Le meduse, che sono tra le creature più antiche del pianeta, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio degli oceani. Oltre a essere parte integrante della biodiversità marina, queste creature contribuiscono al mantenimento delle catene alimentari e svolgono una funzione di filtro negli ecosistemi acquatici. Sono organismi che si nutrono di alghe, fitoplancton, copepodi e piccoli crostacei, trasformando queste sostanze in biomassa gelatinosa che diventa cibo per altri animali, creando così un delicato equilibrio nella rete alimentare marina.
Inoltre, le meduse hanno un ruolo chiave nel ciclo del carbonio. Alcuni studi suggeriscono che queste creature incamerano grandi quantità di carbonio, che contribuiscono a sottrarre dall’atmosfera. Tale meccanismo, noto come “pompa biologica”, è cruciale nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico, poiché riduce la quantità di anidride carbonica presente nell’aria, contribuendo a limitare il riscaldamento globale.
Un altro aspetto interessante delle meduse è il loro modo di spostarsi. Tradizionalmente considerate creature che si muovono passivamente, seguendo le correnti oceaniche, le ricerche recenti indicano che le meduse sono in grado di dirigere i propri spostamenti in modo attivo.
Sebbene possano avere una capacità limitata di scegliere la direzione in cui andare, riescono però a contrastare le correnti. Il loro sistema nervoso rudimentale genera impulsi contrattili che vengono trasmessi alle cellule epiteliali della loro superficie, provocando le caratteristiche pulsazioni utili al movimento.
Anche se le meduse sono spesso temute per il loro potere urticante, nel Mar Mediterraneo non si registrano specie letali per l’uomo. Probabilmente la più pericolosa al mondo è la Cubomedusa, presente principalmente nelle acque australiane. Nei nostri mari, invece, la maggior parte delle meduse è innocua, causando solo alcuni fastidiosi bruciori a seguito del contatto con la pelle. Ciò avviene perché i tentacoli delle meduse contengono tossine, le quali vengono rilasciate quando l’animale entra in contatto con un’altra superficie.
In conclusione, la scomparsa delle meduse da Castellaneta Marina potrebbe sembrare un fatto positivo per chi frequenta le spiagge, ma nasconde implicazioni preoccupanti per l’equilibrio dell’ecosistema marino. Le meduse sono parte integrante nel mantenimento della salute degli oceani e la loro assenza potrebbe essere un segnale di squilibrio causato dai cambiamenti del clima e dall’uomo.