SCIENZA

Onde solari mai rilevate prima d'ora sfidano la fisica

Il Sole sa sempre come stupire e l'esempio perfetto si è avuto in questi giorni, con delle nuove onde solari dalle velocità sorprendenti

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Fonte: NASA/JPL-Caltech/GSFC

Un po’ come quelle cantate da Bruno Lauzi, anche le onde solari rischiano di portare alla deriva i fisici di tutto il mondo. Si sta parlando di una delle ultime scoperte in materia, un nuovo tipo di onda ad alta frequenza che riguarda appunto la superficie del Sole. La novità scientifica è stata spiegata nel dettaglio in un articolo apparso sulla rivista “Nature Astronomy” e l’impressione è che se ne parlerà ancora a lungo.

L’Agenzia Spaziale Europea ci ha appena mostrato delle foto del sole a dir poco mozzafiato, come mai lo avevamo visto prima, ma quanto si legge nella pubblicazione scientifica è ancora più sensazionale. Le onde in questione, infatti, tendono a muoversi a una velocità che è tre volte superiore rispetto alle più rosee previsioni di qualsiasi ricercatore.

Le onde solari che si stanno meritando la ribalta in questi giorni sono in realtà onde acustiche, ribattezzate poi come “vorticità retrograda ad alta frequenza”. Si increspano attraverso il plasma solare e nella direzione opposta a quella della rotazione. Fino allo scorso mese erano praticamente sconosciute e non erano nemmeno prevedibili. In effetti, gli scienziati non hanno la possibilità di focalizzare la visione del Sole nelle sue profondità più infuocate. Ecco perché ci si affida alle onde acustiche che “rimbalzano” letteralmente verso il nucleo e fanno intuire cosa accade all’interno della stella.

Velocità mai registrate prima

Il Sole sta diventando un argomento sempre più interessante a livello astronomico, soprattutto dopo che la Terra ha toccato il punto più vicino alla stella. Nel caso delle onde solari, le velocità registrate nell’ultimo studio non hanno precedenti se si esaminano gli ultimi 25 anni di dati provenienti dallo spazio e dai telescopi. Secondo i fisici, la vorticità retrograda ad alta frequenza ha un’origine piuttosto misteriosa e questo rende il tutto ancora più affascinante. In precedenza si è anche pensato che la formazione avvenisse a causa dell’effetto noto come Coriolis.

Tante domande senza risposta

In poche parole, questo effetto è quello secondo cui i punti sull’equatore di una qualsiasi sfera che ruota sembrano andare ad una velocità superiore rispetto ai punti sui poli. Il campo magnetico del Sole ma anche la sua gravità sono stati tirati in ballo per spiegare ancora meglio il fenomeno, peccato che i dati non si siano mai adattati e le domande principali siano rimaste senza risposta. Si può dunque intuire come le onde solari di ultima scoperta siano una vera e propria sfida per i fisici di tutto il mondo. Nessun processo finora approfondito può essere di aiuto, anche se la comunità scientifica non demorde.

Le ricerche sul Sole sono svariate, c’è persino chi vuole capire cosa accadrà nel caso dovesse offuscarsi, mentre altre sono ora concentrate sulle onde solari di incerta formazione. Questo approfondimento potrebbe aiutare a comprendere com’è esattamente l’interno della stella. Inoltre, c’è la speranza di avere un’idea più chiara sulle interazioni tra il Sole stesso e i vari pianeti del sistema solare. Infine, i fisici credono di poter ottenere informazioni preziose su un altro tipo di onda ad alta frequenza, quella di Rossby che continua a destare non poche perplessità.

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