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La patente nell'app IO è solo l'inizio: i piani del Governo

Nelle intenzioni del Governo l'app IO diventerà il centro della nostra vita digitale e conterrà tutti i nostri documenti più importanti, compresa la patente di guida

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Il ministro per per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, torna a ribadire che è obiettivo del Governo digitalizzare la patente di guida che, entro il 2023, sarà inserita all’interno del “wallet” dell’app IO. Secondo Colao questo sistema sarà di esempio per altri Paesi europei e non si limiterà alla patente di guida.

Di digitalizzazione della patente di guida si parla ormai da diverso tempo e non ne parla solo il ministro Colao. Già a gennaio 2022 un emendamento alla legge di bilancio, presentato da Massimiliano Capitanio (Lega), chiedeva al Governo di procedere in questa direzione, accelerando l’ingresso di questo documento nell’app IO, con un sistema simile a quello già sperimentato nei mesi scorsi con il Green Pass per il Covid. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di far confluire all’interno di IO anche i dati di iPatente, l’app ufficiale del Ministero dei Trasporti dalla quale è possibile verificare il saldo punti della patente, eventuali scadenze e le informazioni sui veicoli intestati al guidatore. Ma si tratterebbe solo dell’inizio, perché dentro IO potrebbero entrare moltissimi altri documenti personali dei cittadini italiani.

QR Code e libretto

Nei progetti del Governo, quindi, c’è anche quello di far confluire all’interno di IO la patente di guida e tutti i dati ad essa collegati. L’idea è quella di un sistema quasi identico a quello del Green Pass: l’app mostra un codice QR univoco, che contiene tutti i dati sul documento, compresi scadenza e punti sulla patente.

Al momento del controllo di Polizia, quindi, il guidatore non mostrerà più il documento fisico ma il QR sullo smartphone. L’agente farà la scansione del QR e avrà immediatamente il responso. Oggi, invece, la Polizia prende la patente e trasmette i dati in centrale, dove vengono controllati in cerca di eventuali irregolarità.

La patente elettronica, quindi, renderebbe i controlli molto più efficaci e veloci. Ma non solo, perché in teoria in ottica futura potrebbe anche permettere di bloccare l’accesso a determinate strade a tutti coloro che non hanno una patente valida, o che non hanno un’età sufficiente: basterebbe ad esempio montare un lettore di QR nei caselli autostradali.

IO è il nuovo portafoglio digitale

La patente è solo uno dei documenti che potranno essere digitalizzati ed inseriti dentro IO. Un altro è certamente la carta d’identità, che nelle intenzioni di Colao potrà essere richiesta anche alle Poste per accelerare la pratica.

La carta d’identità, infatti, è stata già da tempo digitalizzata e, dal 2001 esiste la CIE, cioè la Carta d’Identità Elettronica. La CIE è già oggi uno strumento di autenticazione al pari dello SPID e quindi è in pratica già pronta per essere inserita dentro IO. Con la digitalizzazione dell’anagrafe, poi, non sarebbe poi così difficile inserire in IO anche diversi certificati, come quello di nascita e quello di residenza.

Più delicata, invece, la questione relativa alla tessera elettorale e al fascicolo sanitario elettronico. Nel primo caso ci saranno da fronteggiare gli scontati dubbi di molti sulla trasparenza dell’operazione, nel secondo caso bisognerebbe uniformare i sistemi elettronici di diverse Regioni italiane.

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