SCIENZA

Svelati antichi segreti delle pergamene di Platone: la scoperta

L'intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale nella lettura e interpretazione di testi antichi e illeggibili: l'ultima scoperta su Platone è sensazionale

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Fonte: 123RF

L’uso dell’intelligenza artificiale può gettare luce su ciò che da tempo riteniamo illeggibile. Nello specifico lo sguardo si rivolge verso la figura di Platone, a più di duemila anni dalla sua morte. Un team di ricercatori sostiene d’aver individuato la posizione della sua sepoltura. Selezionata un’area del giardino della sua Accademia di Atene. Il tutto grazie alla scansione di un antico rotolo di papiro, recuperato all’interno della biblioteca di una villa di Ercolano, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., come ben noto.

L’antichità attraverso l’occhio dell’IA

Questo progetto si inserisce in una nuova ondata di sforzi atti a tentare di leggere, tradurre e restaurare antiche lingue, alcune delle quali perdute. Ciò che era considerato illeggibile, potrebbe non esserlo per l’intelligenza artificiale, se indirizzato dalla mente umana.

Il dottor Kilian Fleischer, papirologo che ha lavorato sulla Storia dell’Accademia, ovvero il rotolo che ha rivelato dettagli sulla vita di Platone, è certo che siamo dinanzi a una rivoluzione dalla portata enorme.

“Ci saranno pergamene che verranno lette con queste nuove tecniche, contribuendo alla nostra conoscenza dell’antichità e alla conoscenza della letteratura in generale. Potrebbe essere un secondo Rinascimento”.

Per molti anni si è studiato la Storia dell’Accademia, che è un rotolo scritto dal filosofo epicureo Filodemo, nel I secolo. I ricercatori mirano a proporne un’edizione più completa e dettagliata, con l’aggiunta di elementi scoperti grazie all’IA.

Non un compito semplice, considerando come il rotolo sia in pezzi, essendo stato srotolato. Il papiro inoltre è nero come l’inchiostro scritto su di esso. Porzioni di testo sono sbiadite, mancanti o illeggibili.

Nuove tecniche

Il professor Graziano Ranocchia, responsabile del progetto presso l’Università di Pisa, ha sfruttato l’imaging iperspettrale. L’obiettivo era illuminare i frammenti con luce infrarossa a banda larga. Le immagini ottenute hanno rivelato lettere invisibili all’occhio umano. Sono stati così forniti degli indizi chiave agli studiosi, a caccia delle parole mancanti.

Ecco il pensiero di Fleischer in merito: “È una sensazione meravigliosa, il momento in cui si legge qualcosa di nuovo e si sa che si tratta di informazioni che altri ricercatori desideravano da decenni o secoli. Stiamo viaggiando indietro nel tempo e vediamo un testo che non è stato letto per 2.000 anni”.

Il team è stato in grado di ricostruire dal 20 al 30% in più del testo, proprio grazie alle scansioni. Un totale di mille lettere in più. Tra queste non compaiono “sepolto” e “giardino“, ma sono state ipotizzate grazie alla presenza di altri caratteri, oltre che dal contesto.

Ranocchia ha definito emozionante il momento in cui il manoscritto è emerso. Nella parte finale Filodemo cita uno o forse due libri che sono a noi ancora sconosciuti. Potrebbero essere tra le centinaia di pergamene carbonizzate e mai aperte. Parte del tesoro della Biblioteca Nazionale di Napoli.

Si aprono dunque dinanzi agli studiosi nuove prospettive. Si fa più concreta la possibilità di leggere quei rotoli mai aperti di Ercolano. Troppo fragili per essere aperti. I ricercatori guidati da Brent Seales, informatico dell’Università del Kentucky, hanno però dimostrato che non ce n’è bisogno. Sono state sviluppate tecniche per srotolare virtualmente le scansioni. Sono stati inoltre addestrati degli algoritmi di apprendimento automatico. Ciò al fine di rilevare l’inchiostro presente sulle pagine deformate e annerite.

Un lavoro che ha portato alla nascita della Vesuvius Challenge. Una competizione finanziata dalla Silicon Valley. Ricchi premi garantiti a chi riuscirà a decifrare il maggior numero di testi dalle scansioni dei frammenti del rotolo. Sono già stati distribuite le prime quote economiche. Ben 700mila dollari garantiti a tre studenti, in grado di leggere centinaia di parole greche su 15 colonne del rotolo.

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