Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo visore PlayStation VR
Presentato al grande pubblico come Project Morpeheus, ben presto si è trasformato in PlayStation VR, il primo visore dedicato esclusivamente ai videogame
PlayStation VR è la grande sfida che Sony ha lanciato al mondo dei videogame: portare la realtà virtuale su una console che ha una potenza di calcolo nettamente inferiore rispetto ai personal computer e allo stesso tempo ridurre i costi al minimo. Ci sarà riuscita? Scopriamolo insieme.
Che cosa è PlayStation VR. Per rilanciare il settore delle console e preparare l’uscita della nuova PlayStation 4 Pro, disponibile nei negozi dal mese di novembre, Sony ha pensato bene di puntare sulla realtà virtuale e sviluppare un visore dedicato esclusivamente al gaming. Una scelta importante quella dell’azienda giapponese che scommette su un settore in netta crescita ma che non ha ancora dimostrato tutte le sue potenzialità. Nonostante investimenti importanti da parte di grandi aziende, i visori VR non sono riusciti a conquistare il grande pubblico e i numeri delle vendite non sono esaltanti.
PlayStation VR cerca di vincere questa sfida puntando principalmente su due fattori: il primo riguarda il prezzo (il visore ha un prezzo di vendita di 399 euro, ben al di sotto dei più quotati HTC Vive e Oculus Rift), mentre il secondo il numero di videogiochi già disponibili il giorno di lancio (sono cinquanta tra cui alcuni ad alto budget). Se il visore VR riuscirà a conquistare il palato fine dei gamer, allora vorrà dire che per la realtà virtuale il futuro è tutto in discesa, infatti con PlayStation VR non c’è in ballo solo la credibilità di un’azienda come Sony, ma anche lo sviluppo dell’intero settore della virtual reality.
Le caratteristiche tecniche del visore PlayStation VR
Per Sony non era semplice sviluppare un visore VR che da un lato doveva soddisfare le richieste dei giocatori, ormai abituati a videogame dall’elevata qualità grafica, e dall’altro lato contenere i costi affinché potesse essere acquistato dalla maggior parte degli utenti. Mettendo insieme queste due problematiche è uscito fuori un visore VR che ha delle caratteristiche tecniche molto inferiori rispetto alla più diretta concorrenza, ma che grazie alla maestria degli ingegneri dell’azienda giapponese riesce a dire comunque la sua offrendo un’esperienza di gioco mai provata in precedenza.
Parlando strettamente delle caratteristiche tecniche del PlayStation VR, il dispositivo presenta un pannello OLED da 5,7’ a 120 Hz che offre una risoluzione per occhio di 960×1080. Nonostante sia inferiore rispetto all’Oculus Rift e allo HTC Vive, l’esperienza di gioco non sembra risentirne: infatti, i giochi sono perfettamente ottimizzati per il visore VR e permettono agli utenti di immergersi completamente nella realtà virtuale. PlayStation VR si abbina perfettamente con la potenza sviluppata dalla console di casa Sony senza che ci sia nessun problema di comunicazione tra i due dispositivi.
Come utilizzare PlayStation VR
Dopo aver acquistato il visore VR è necessario collegarlo con la PlayStation 4 e con gli altri dispositivi necessari per il perfetto funzionamento. Infatti, PlayStation VR non è un dispositivo stand-alone che funziona anche in mancanza della PlayStation 4: senza la console Sony si rivela un oggetto totalmente inutile. Per questo motivo se si dovesse acquistare un bundle completo con tutti gli accessori necessari per il corretto funzionamento di PlayStation VR la spesa può superare abbondantemente gli 800 euro.
Dopo aver collegato il visore con la console, l’utente deve montare anche la PlayStation Camera sopra il televisore, fondamentale per l’head tracking e associare al PlayStation VR il controller PlayStation Move. Sebbene i cinquanta videogame disponibili sul mercato possono essere giocati anche attraverso il joypad DualShock, l’esperienza che offre il Move è totalmente diversa. Dopo aver concluso tutta la fase iniziale, della durata di una mezz’oretta, finalmente sarà possibile entrare nel mondo parallelo della realtà virtuale.
Il visore VR da salotto
I cavi dati in dotazione insieme al visore non permettono ai gamer di allontanarsi troppo dalla console: la scelta effettuata da Sony è ben precisa: PlayStation VR è un visore da utilizzare nel proprio salotto di casa, in un luogo confortevole dove i rischi per la salute siano minimi. Per questo motivo l’azienda giapponese ha fatto in modo che il visore VR sia il più confortevole possibile. E anche in questo caso l’obiettivo è stato raggiunto. Infatti, nonostante un peso più eccessivo rispetto alla più diretta concorrenza (oltre i seicento grammi), PlayStation VR presenta una struttura che si adatta perfettamente alla testa degli utenti e che non va a gravare sui muscoli del collo. Inoltre, il visore VR è stato sviluppato appositamente per coloro che portano gli occhiali: tra gli occhi e lo schermo OLED c’è uno spazio sufficiente per posizionare la montatura senza che crei nessun problema all’esperienza videoludica. Nel caso in cui si svoglia smettere, basterà premere il pulsante e il visore si allontanerà dagli occhi.
La nausea da movimento: un problema da non sottovalutare per PlayStation VR
Uno dei freni che ha bloccato la crescita della realtà virtuale e gli acquisti dei dispositivi è stato sicuramente i problemi riscontrati da molte persone dopo aver utilizzato, anche solamente per una decina di minuti, un visore VR. La maggior parte degli utenti denuncia una sensazione di nausea e spossatezza che in alcuni casi ha portato le persone a rigettare il pranzo o la cena. Per questo motivo alcuni medici hanno in qualche modo cercato di sollevare il problema mettendo in guardia le persone: un utilizzo prolungato dei visori VR può portare a problemi anche piuttosto gravi. In molti casi però, la nausea da movimento, è causata principalmente dal proprio stato di salute: infatti ad alcuni utenti, l’utilizzo anche prolungato della realtà virtuale non ha portato nessun tipo di problema.
Altra cosa da tenere sotto controllo è la vicinanza dello schermo OLED sul viso delle persone: gli occhi sono una delle parti chiamate principalmente in causa durante l’utilizzo dei visori VR. Un abuso eccessivo potrebbe stancare molto velocemente gli occhi e creare qualche problema di offuscamento alla vista.
Le grandi esclusive PlayStation VR
Come una qualsiasi grande console che si rispetti PlayStation VR è stata lanciato con grandi esclusive, nella speranza di ingolosire il grande pubblico e spingerlo all’acquisto dell’headseat di casa Sony. All’interno della confezione l’azienda giapponese ha fatto trovare ai gamer alcune demo che potessero dare un’idea di cosa significa l’esperienza della casa virtuale. Nonostante siano delle brevi dimostrazioni, in alcuni casi sono dei veri e propri gioielli da provare con cura.
Parlando, invece, dei videogame veri e propri disponibili sugli scaffali, in molti casi si tratta di piccole sperimentazioni effettuate da software house indipendenti pronte nel prossimo futuro a sfornare videogiochi completi per PlayStation VR. Tra i cinquanta titoli, solamente due possono dire di aver avuto a disposizione un budget adeguato: Batman Arkham VR e Until Dawn: Rush of Blood. Soprattutto il primo è stato presentato in pompa magna alla stampa durante l’ultima fiera internazionale dedicata ai videogiochi. Una volta indossato il PlayStation VR ed entrati nel mondo dell’uomo mascherato, si notano tutti i problemi che ancora attorniano la realtà virtuale. Difficoltà nei movimenti, una grafica non di altissimo livello: nulla che non si possa risolvere, ma c’è bisogno di tempo affinché il visore VR di Sony, nonostante tutti i problemi tecnici, possa esprimere il massimo delle proprie potenzialità.
Il futuro, però, è sicuramente più roseo: grandi software house hanno messo in cantiere lo sviluppo di videogame dedicati appositamente al visore PlayStation VR e sapranno sfruttare tutte le caratteristiche che il dispositivo Sony offre al momento. È ancora presto per dare un giudizio definitivo su PlayStation VR: l’azienda giapponese ha fatto sicuramente un ottimo lavoro e ha sviluppato un visore VR funzionale alla propria idea di realtà virtuale. Se sarà abbastanza, ce lo diranno i giocatori, che nei prossimi mesi potranno sperimentare senza nessuna remora il PlayStation VR. Solamente loro ci diranno se Sony avrà vinto la sfida con la realtà virtuale.