Un "arcobaleno" di colori mai visto: sembra magia, ma è stata svelata l'origine
Uno scatto suggestivo, creato dagli scienziati di New Horizons per evidenziare le differenze tra le regioni di Plutone, sta facendo sognare il mondo.
Un turbinio di colori, un insieme di sgargianti tonalità che colpiscono l’occhio e lasciano senza fiato: potremmo descrivere senz’altro così lo scatto che la NASA ha voluto condividere con il mondo e che immortala il pianeta nano Plutone in versione arcobaleno.
La foto, condivisa anche sui canali social dell’agenzia spaziale americana, ha accattivato moltissime persone che, chiaramente, si sono chieste come mai Plutone apparisse così variopinto e se fossero queste le sue reali tonalità di colore. La risposta, purtroppo, è no: un pianeta arcobaleno farebbe sognare, ma in realtà l’immagine è stata manipolata da alcuni scienziati. Ed ecco perché.
Perché esiste una versione arcobaleno di Plutone?
Da diversi anni, le agenzie spaziali stanno conducendo delle indagini e delle ricerche che hanno come oggetto Plutone. D’altro canto, questo corpo celeste fa litigare gli scienziati, che hanno dibattuto e dibattono ancora sul suo declassamento da pianeta a pianeta nano e che cercano di venire a capo dei suoi misteri.
Situato nella parte esterna del sistema solare, Plutone non può essere osservato in modo amatoriale: bisogna usare degli strumenti professionali, cosa che significa dedicare tempo e risorse ai suoi misteri. Tuttavia, per astronomi e astrofisici ne vale la pena, dato che il pianeta nano ha delle particolarità complesse.
Proprio per evidenziare queste particolarità, gli scienziati hanno realizzato questo scatto arcobaleno, partendo da una foto originale. In sostanza, ogni colore corrisponde a una regione, con sfumature e fusioni che lasciano intendere quanto la sua superficie sia variegata da una parte ma anche nettamente distinta dall’altra.
Plutone arcobaleno, la spiegazione ufficiale
Lo scatto arcobaleno, infatti, mostra una varietà di montagne e alture che, stando agli scienziati, ricordano vagamente alcuni paesaggi Europei. Al contempo, mostra anche delle reti di valli e vallate scavate e profonde con netti abbassamenti di temperature, aree craterizzate caratterizzate, invece, da temperature alte e costanti, pianure ghiacciate e deserti con tanto di dune che lasciano pensare alla presenza di venti di una certa intensità.
Sempre in base allo scatto variopinto realizzato dagli scienziati, su Plutone c’è un emisfero sinistro caratterizzato da lande più fredde e temperature ai limiti del gelo (le aree blu-verde con vortici viola) mentre l’emisfero destro sarebbe distinto da temperature più miti che diventano più calde e rigide via via che si prosegue (da qui il giallo-verde in alto e l’arancione rossastro verso il basso).
Da dove viene lo scatto di Plutone arcobaleno?
Per chi se lo stesse chiedendo, lo scatto originale di Plutone proviene dalla sonda spaziale New Horizons e dal team di scienziati che la segue attivamente. Lanciata nel 2006, New Horizons è arrivata a sorvolare in maniera ravvicinata il pianeta nano dopo ben nove anni di viaggio.
Grazie a New Horizons non solo si sono ottenute delle immagini perfettamente interpretabili del corpo celeste, ma si è potuto scoprire di più sulla sua orbita instabile e caotica e sullo strano “rapporto” con alcune delle sue lune.
Con la traslazione variopinta della foto arrivata da New Horizons, però, si aprono nuovi quesiti e si fa spazio a molti altri misteri, compresa la possibile abitabilità della superficie. Per saperne di più, però, occorrerà aspettare altri scatti (e relativi studi).