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Privacy iPhone, Apple conserva nel cloud il registro delle chiamate?

Davvero Apple ha nascosto una funzione negli iPhone che memorizza il registro delle chiamate degli ultimi quattro mesi in iCloud Drive?

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L’accusa arriva dal CEO Vladimir Katalov di Elcomsoft – società russa esperta in sicurezza informatica – è sicuro, come spiega a Forbes, che Apple conservi i log delle chiamate effettuate dagli iPhone senza l’esplicito consenso degli utenti e senza la possibilità di impedirlo. Basta attivare iCloud e i dati partono per la nuvola.

I registri delle chiamate, sempre secondo il CEO di Elcomsoft, sono caricati quasi in tempo reale, e non includono solo le normali telefonate, ma anche quelle effettuate con FaceTime, e da applicazioni di terze parti come WhatsApp e Skype. L’unica soluzione a disposizione dell’utente per impedire la memorizzazione di queste informazioni è disattivare completamente iCloud Drive ma, in questo caso, cadrebbe dalla padella nella brace: rinunciare alla “nuvola” di Cupertino correrebbe il serio rischio di bloccare il funzionamento di altri importanti servizi collegati a iCloud. Sarà davvero così?

Apple con la testa tra le nuvole

L’azienda di Cupertino, intanto, non ha ancora risposto ufficialmente alle accuse. Vladimir Katalov, dal canto suo, è irremovibile e convinto che Apple raccolga più informazioni di quello che dichiara ufficialmente. Apple, infatti, ha sempre sostenuto che, quando un utente abilita la sincronizzazione con iCloud, gli unici dati che conserva sono il log delle email e il relativo contenuto, i messaggi di testo, le foto e i video, i documenti, i contatti, i calendari e i bookmark con l’unico scopo di effettuarne il backup.

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Effettuare una chiamata con l’iPhone, sarete registrati?

Innocente o colpevole?

A buttare acqua sul fuoco ci pensa Jonathan Zdziarki, esperto di sicurezza e di iOS che, contattato da Forbes, che ha fornito la sua visione dei fatti. È possibile che la presenza di questi log delle chiamate su iCloud Drive, forse, sono necessari per il corretto funzionamento di Handoff, un’opzione che consente di sincronizzare automaticamente le attività fra i dispositivi iOS e macOS. C’è da dire, in difesa di Apple, che ha introdotto a partire da iOS 8 un sistema di crittografia di cui non conserva le chiavi e, pertanto, le informazioni archiviate su iCloud sono off limits anche per la stessa azienda di Cupertino. Prima di tirare le dovute conclusioni, forse, è il caso di ascoltare le due “campane”.

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