Qualcuno sostiene di aver trovato il "Prezioso Sangue di Cristo": la scoperta fa discutere
Un detective olandese ha ammesso di aver trovato il "Prezioso Sangue di Cristo": la scoperta è avvenuta in modo davvero particolare.
Tra le più importanti reliquie della cristianità, c’è senza dubbio il “Prezioso Sangue di Cristo”: sono diversi i santuari in tutto il mondo in cui si conserverebbero delle gocce di sangue provenienti dal costato di Gesù, dove venne pugnalato da una lancia per constatare se fosse morto o meno, durante la sua crocifissione. Una di queste reliquie è stata da poco trafugata, e un investigatore olandese sarebbe riuscito a ritrovarla. Ma il modo in cui la scoperta è avvenuta si può considerare quantomeno bizzarro.
Ritrovato il “Prezioso Sangue di Cristo”
Secondo la tradizione, Giuseppe d’Arimatea avrebbe raccolto alcune gocce del sangue di Gesù colate dalle sue ferite, mentre lo seppelliva assieme a Nicodemo. Il figlio Isacco avrebbe in seguito affidato al mare due preziosissime ampolle contenenti queste gocce: il tronco tagliato di un albero di fico, che le avrebbe protette dalle onde impetuose, sarebbe poi approdato sulle coste francesi, nei pressi della cittadina di Fécamp. Qui, nel cuore della Normandia, venne eretta – proprio in onore al “Prezioso Sangue di Cristo” – l’Abbazia della Santissima Trinità.
Il 1° giugno 2022, dalla chiesa venne rubato un reliquiario in rame dorato che, per la tradizione cristiana, conterrebbe le gocce del sangue di Gesù. Un tesoro di valore inestimabile. Sull’identità del ladro non si è avuto alcun sospetto, e fino a poco fa la reliquia sembrava andata perduta per sempre. Ma l’intervento di Arthur Brand, un celebre investigatore olandese, potrebbe riportare ben presto questo importante oggetto di culto al suo luogo di provenienza. Il detective è specializzato nella ricerca di opere d’arte, e stavolta avrebbe compiuto un vero e proprio miracolo.
Una scoperta molto discussa
La scoperta di Brand, tuttavia, è decisamente curiosa. Stando al suo racconto, nei giorni successivi alla scomparsa del “Prezioso Sangue di Cristo” sarebbe stato contattato da un uomo che era in contatto con il ladro. Quest’ultimo si sarebbe fatto chiudere dentro la chiesa per trascorrervi la notte e fuggire, la mattina seguente, con un ingente bottino. Il detective, mantenendo aperto un canale di comunicazione con i malviventi, li avrebbe convinti della presenza di una maledizione che graverebbe sulla testa di coloro che avessero messo le mani sulla reliquia.
Il ladro, spaventato e probabilmente convintosi che non sarebbe stato facile piazzare un oggetto del genere sul mercato, avrebbe dunque riconsegnato la teca in rame davanti alla porta di Brand, all’interno di una semplice scatola di cartone. Ora non resta che attendere gli sviluppi delle indagini: il “Prezioso Sangue di Cristo” verrà consegnato alla polizia olandese, che in collaborazione con le autorità francesi dovrà stabilire l’autenticità dell’opera. Solo in seguito, la reliquia potrà tornare al suo posto. “Mettere le mani su quest’opera è stato straordinario: come cattolico, questo è quanto di più vicino alla leggenda di Gesù e del Santo Graal ci possa essere” – ha raccontato l’investigatore.
Chi è Arthur Brand, un investigatore speciale
Ormai conosciuto come l‘Indiana Jones dell’arte, Arthur Brand ha mosso i suoi primi passi in questo mondo come semplice studente interessato alla pittura rinascimentale, per poi diventare un celebre critico e infine interessarsi al recupero delle opere trafugate in ogni angolo del mondo. La sua fama lo precede: sono davvero tanti i ritrovamenti a lui attribuiti nel corso degli anni. Tra le opere d’arte da esso rinvenute, ci sono un prezioso mosaico bizantino scomparso da ben 1.600 anni, un anello appartenuto a Oscar Wilde, quadri dipinti da Salvador Dalì e Pablo Picasso e due sculture conosciute come i Cavalli di Hitler.