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Quanto costa continuare a usare Windows 10

Il supporto a Windows 10 sta per finire: dal 2025 o si paga il supporto esteso o si è costantemente a rischio attacco hacker

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Nel mondo oggi ci sono circa 1,4 miliardi di PC con sistema operativo Microsoft Windows, ma nella maggior parte dei casi non è Windows 11: il sistema operativo più diffuso al mondo, infatti, è di gran lunga ancora Windows 10 con oltre 70% del totale dei PC Windows che lo hanno ancora installato.

Eppure Windows 10 è un sistema operativo vecchio: lanciato a luglio 2015, l’anno prossimo farà 10 anni e sarà ufficialmente dichiarato obsoleto da Microsoft, che smetterà di supportarlo con forti conseguenze sulla sicurezza di centinaia di milioni di computer.

Windows 10: quando finisce il supporto

La data ufficiale della fine del supporto di Windows 10 è fissata per il 14 ottobre 2025: da quel giorno in poi Microsoft non rilascerà più aggiornamenti per questo sistema operativo e, soprattutto, non rilascerà le patch di sicurezza e non offrirà supporto tecnico in caso di problemi.

Ciò vuol dire che, se verranno scoperti bug che potrebbero essere utili agli hacker per infettare i PC con Windows 10, Microsoft non li correggerà.

Windows 10: quanto costerà il supporto esteso

Come già avvenuto per i sistemi operativi precedenti, anche per Windows 10 Microsoft ha messo in programma un piano “ESU“: Extended Security Updates.

In pratica chi vorrà continuare ad usare Windows 10 dopo ottobre 2025, ma vorrà ancora le patch di sicurezza e il supporto al sistema operativo, potrà abbonarsi al piano ESU e ricevere, in esclusiva, update e assistenza.

Il tutto ad un costo annuale, che Microsoft ha appena svelato, ma solo per i PC business utilizzati dalle aziende, dalla pubblica amministrazione e dalle grandi organizzazioni. Il piano ESU per gli utenti privati sarà ufficializzato in futuro.

Il costo annuale dell’ESU di Windows 10 è stato stabilito in 61 dollari, nel caso l’azienda scelga la cosiddetta “5-by-5 activation“. In alternativa si potrà risparmiare abbonandosi a Windows 365, che è una sorta di Windows in streaming e che continuerà ad essere aggiornato direttamente da Microsoft.

Infine, è possibile ricevere il supporto ESU per Windows 10 anche con la nuova opzione dell’attivazione cloud, con uno sconto del 25% sul prezzo pieno.

Meglio passare a Windows 11

A prescindere dal prezzo da pagare per estendere il supporto a Windows 10, la cosa migliore sarebbe comunque passare a Windows 11: è un sistema operativo più moderno, più sicuro e con più funzioni e che, soprattutto, sarà supportato fino al 2031.

Il problema, per le aziende, è che molti dei loro PC sono troppo vecchi per passare a Windows 11 e, per questo, è probabile che saranno in molti a sottoscrivere il piano ESU per Windows 10, rimandando ulteriormente la sostituzione dei computer aziendali.

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