SCIENZA

Qualcosa dal cielo ha sfondato una casa in Florida, potrebbe essere spazzatura spaziale

Chi paga per i rifiuti spaziali caduti sulla Terra? In Florida il caso raro di un'abitazione danneggiata, che ha creato uno scandalo internazionale

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Fonte: 123RF

Ha davvero dell’incredibile quanto accaduto in Florida, in una località che sa un po’ di casa per noi italiani: Naples. Un residente ha visto un oggetto proveniente dallo spazio precipitargli dentro casa, perforando il tetto della sua abitazione. Il suo nome è Alejandro Otero e, contro ogni probabilità, è stato quasi travolto da un elemento di quelli che chiamiamo rifiuti spaziali. La sua fortuna? Ritrovarsi in una stanza differente da quella dell’impatto. Una situazione che ha ovviamente attirato l’attenzione della NASA, chiamata a rispondere dell’evento.

Rifiuti spaziali sulla Terra

Non capita tutti i giorni, per fortuna, di dover fare i conti con oggetti precipitati dallo spazio su aree urbane. La NASA ha così rapidamente avviato delle indagini approfondite per comprendere cosa fosse successo in Florida. Un evento che ha di per sé destato molta curiosità, con numerosi articoli, supposizioni e foto. Al tempo stesso, però, ha dato il via a un processo quasi inedito, connesso al tema della responsabilità per i danni causati.

Nello specifico si tratta di un cilindro di pochi centimetri, del peso di quasi 1 kg, che ha attraversato a enorme velocità sia il tetto che i due piani dell’abitazione di Otero. Per fortuna nessuno dei presenti ha riportato ferite. Solo un generale e comprensibile spavento, insieme con i danni fisici della casa.

Il tutto è avvenuto un mese fa, precisamente l’8 marzo 2024. La dinamica dell’evento è stata registrata da una telecamera di sicurezza interna, che ha documentato l’impatto alle 14.34 locali. Il tutto ha di certo contribuito enormemente alle indagini, consentendo di riscontrare una netta coincidenza con il rientro nell’atmosfera di detriti spaziali segnalati dall’US Space Command alle ore 14.29 locali dello stesso giorno.

Da dove proviene l’oggetto

Le prime analisi evidenzierebbero una provenienza del cilindro dalla Stazione Spaziale Internazionale. Si sarebbe trattato di batterie esauste agganciate a un pallet cargo. Originariamente destinate al rientro controllato sulla Terra, sono state rilasciate nello spazio nel 2021, dopo una serie di ritardi. Tutto ciò ha comportato una discesa non controllata sul pianeta.

In origine, però, non si trattava di un cilindro dal peso complessivo di circa 1 kg, tutt’altro. Un pallet con batterie da oltre 2,6 tonnellate. A ridurne in maniera quasi totale il peso ci ha pensato il rientro nell’atmosfera. Raggiungendo temperature di differenti migliaia di gradi, infatti, il tutto si è scomposto in piccoli detriti.

La situazione legale è ora potenzialmente complessa. L’oggetto potrebbe infatti non essere ufficialmente di proprietà statunitense. La direttrice del Center for Air and Space Law, Michelle Hanlon, ha sottolineato infatti come un altro Paese potrebbe essere ritenuto responsabile dei danni.

Se è vero che le batterie erano di proprietà della NASA, la struttura cui erano attaccate è stata lanciata dall’agenzia spaziale giapponese. In parole povere, il signor Otero si ritrova al centro di un caso internazionale complesso.

Un esempio lampante di come si abbia necessità di una regolamentazione chiara e condivisa sulle responsabilità dei rifiuti spaziali. Ogni anno rientrano infatti tonnellate di materiali, che devono sollecitare discussioni in chiave legale e di sicurezza pubblica.

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