Samsung dirà addio a Google? Che sta succedendo
Samsung sta pensando di cambiare il motore di ricerca dei suoi smartphone e tablet: addio Google, benvenuto Bing?
La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi, perché ha risvolti economici nell’oridine dei miliardi di dollari. Samsung potrebbe sostituire Google Search con Bing come motore di ricerca predefinito per i suoi smartphone e tablet. L’indiscrezioni arriva dal NewYork Times, che riporta questa informazione sulla base di documenti interni di Google, in cui, con una certa dose di panico, il colosso di Mountain View ha appreso lo scorso mese di marzo che “Samsung sta considerando di sostituire Google con Bing di Microsoft come motore di ricerca predefinito sui suoi dispositivi“.
Samsung sarebbe ancora indecisa, nulla è ancora definito e, come scrive l’eminente testata, “il contratto è in fase di negoziazione e Samsung potrebbe rimanere con Google“. Ma a quale prezzo?
Google paga Samsung, ma meno di Apple
Samsung è (quasi) costantemente il primo produttore al mondo di smartphone Android. Il fatto che i suoi smartphone abbiano il sistema operativo di Google, però, non obbliga affatto Samsung a farli uscire di fabbrica con Google Search come motore di ricerca predefinito.
E, infatti, Google ha sempre pagato i più grandi produttori di smartphone per essere il motore di default. Secondo il procuratore del Dipartimento di Giustizia USA Kenneth Dintzer, infatti, “Google investe miliardi per essere il motore di ricerca di default, perché sa che le persone non cambieranno il motore di default“.
Non ci sono cifre ufficiali, ma si stima che l’assegno staccato nel lontano 2017 da Google a Samsung sia stato da sui 3,5 miliardi di dollari, mentre quello 2022 sarebbe ben più corposo. Sono tantissimi soldi, ma molto meno di quanto Google paga Apple: circa 20 miliardi.
Google guadagna da Samsung, più che da Apple
Se Google spende tutti questi soldi, ogni anno, per essere il motore di ricerca di default dei telefoni Samsung e degli iPhone di Apple è perché facendolo guadagna molto di più di quanto spende.
Acquisendo i dati sulle ricerche degli utenti, e gestendole, Google riesce a mantenere una posizione fortissima nel mercato delle inserzioni pubblicitarie. Sia dentro che fuori i motori di ricerca. E’ chiaro che più smartphone “controlli” e più dati raccogli, motivo per cui oggi Google paga forse meno Samsung che Apple, ma guadagna più da Samsung che da Apple.
Se Samsung sta valutando un altro motore di ricerca, quindi, è forse perché sa che Google potrebbe pagare di più e, magari, perché Microsoft sta investendo moltissimo in Bing (ad esempio con tutte le novità in fatto di intelligenza artificiale).
E pagare di più per diventare il motore di ricerca di Samsung potrebbe essere, anche per Microsoft, un ottimo affare adesso che Bing è in grande spolvero. Lo sa anche la borsa, che appena ha saputo dei dubbi di Samsung ha inferto un duro colpo alle azioni di Alphabet, compagnia madre di Google: -3,5%.