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Samsung lancia le riparazioni fai da te, ma non per tutti

Alcuni Samsung Galaxy potranno essere riparati in casa dagli utenti, usando parti di ricambio e strumenti originali: lo ha annunciato lo stesso colosso dell'elettronica

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Fonte: Sergey Eremin / Shutterstock

Samsung Electronics America ha annunciato che i possessori di dispositivi Galaxy potranno gestire autonomamente la riparazione dei prodotti per i modelli più popolari: Galaxy S20, Galaxy S21 e Galaxy Tab S7+ a partire da questa Estate. Una possibilità che ricorda quella che, da qualche mese, hanno anche gli annunciato anche altri due colossi: Apple e Xiaomi.

In pratica i clienti Samsung potranno acquistare le parti di ricambio originali, strumenti di riparazione e guide di riparazione intuitive, visive e dettagliate. E per aiutare i clienti a riparare i propri device Samsung ha iniziato a collaborare con iFixit, la principale community di riparazioni online. Per iniziare, i proprietari di dispositivi Galaxy potranno sostituire i display, il vetro posteriore e le porte di ricarica e restituire le parti elettroniche usate a Samsung per avviare un riciclo responsabile. Purtroppo non è stata fatta nessuna menzione per le batterie, una delle componenti che assieme ai display deve essere sostituita più spesso. In futuro, Samsung prevede di espandere l’autoriparazione a più dispositivi. Queste parti verranno fornite con una scatola vuota in modo da poter rispedire le parti rotte a Samsung. C’è da dire che restano comunque in sospeso molti punti, come ad esempio la data precisa di inizio del servizio e a chi si dovrà inoltrare la richiesta di pezzi nuovi: a Samsung o a iFixit?

Il futuro della riparazione degli smartphone

Solitamente quando si rompe il display di un telefonino o qualche altro componente e siamo senza garanzia, la prima risposta che ci arriva dal servizio clienti è: conviene comprarne uno nuovo per quanto costa la riparazione. Molti si affidano a riparatori non autorizzati dalla casa madre per risparmiare un po’ di soldi perché in effetti, dispiace gettare via un apparecchio (e soldi) capace di fare ancora bene il suo lavoro.

Questa filosofia, in generale, però, è destinata a cambiare velocemente. Per due motivi: la pandemia ha creato notevoli difficoltà nell’approvvigionamento di nuovi componenti elettronici come i chip e le materie prime non sono così disponibili come un tempo.

Ramon Gregory, Senior Vice President of Customer Care di Samsung Electronics America ha commentato così questa iniziativa: “In Samsung, stiamo creando più modalità per consentire ai consumatori di estendere la durata dei nostri prodotti con esperienze di assistenza premium e la disponibilità dell’auto-riparazione fornirà ai nostri consumatori la comodità e più opzioni per soluzioni sostenibili“.

Assistenza porta a porta

La sud coreana Samsung dunque ha iniziato a rafforzare il progetto di assistenza ai clienti degli Stati Uniti nella fase post-vendita. Ricordiamo che questo programma di riparazione automatica Samsung suona molto simile al programma di riparazione automatica di Apple lanciato lo scorso anno. Apple però deve ancora implementare questo progetto, quindi non è possibile fare un paragone al momento.

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