SCIENZA

Sorpresa nel mare italiano: spunta un animale rarissimo

Una specie in pericolo è stata avvistata al largo della costa di Siracusa: un evento eccezionale, perché in libertà ne rimangono meno di 500 esemplari

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Fonte: 123RF

Il mare della Sicilia è uno dei più belli d’Europa, e turisti di tutto il mondo in estate affollano l’isola per godersi le vacanze e l’ospitalità. Qualcuno a volte è estremamente fortunato: come i villeggianti della settimana scorsa, che hanno assistito alla visita di un animale molto raro.

La foca monaca in Sicilia

Non è la prima volta che il mare riserva delle sorprese: a volte sono antichissimi tesori che riemergono dalle profondità, altre volte sono animali rari e particolari che fanno una capatina dove non ce li aspettiamo.

Il 16 giugno tre pescatori erano usciti in mare a Brucoli, un villaggio a una quarantina di chilometri da Siracusa, quindi nella zona sud orientale della Sicilia. Una regione piena di grotte e insenature, dove i tre uomini hanno visto qualcosa che non si aspettavano: una foca monaca, il cui nome scientifico è Monachus Monachus.

I tre pescatori hanno ripreso la scena e l’hanno inviata a Marecamp, un’associazione che salvaguardia e tutela la costa italiana, e ne diffonde la conoscenza. La stessa associazione aveva già ricevuto una segnalazione simile qualche mese fa, sempre di una foca monaca e sempre nella zona intorno a Siracusa, in particolare nell’area protetta di Plemmirio: che sia lo stesso esemplare?

Un animale a rischio

Non è la prima volta che questo animale viene avvistato nelle acque italiane: negli anni scorsi ci sono state alcune segnalazioni al largo della Toscana.

È molto importante che l’animale venga visto in salute e in libertà perché in realtà la foca monaca è a rischio estinzione: sembra che in natura ne siano rimasti tra i 350 e i 450 esemplari. Secondo l’IUCN (cioè l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, che stila una lista delle specie in via di estinzione), la Monachus Monachus è tra gli animali in pericolo: esistono solo due categorie peggiori, in pericolo critico ed estinta in natura. Gli esemplari ancora in vita si trovano quasi tutti nel Mediterraneo, ma vivono da soli. L’unica colonia registrata è a Capo Blanco, in Mauritania.

La colpa di questa situazione è dell’intervento umano: infatti negli anni la foca monaca è stata cacciata in grandi quantità, perché dalla sua pelle e dal suo grasso venivano realizzate candele e olio. Quasi tutte le specie in pericolo lo sono per colpa dell’uomo: è il caso anche dei tapiri, che stiamo cercando di salvare da più di vent’anni.

Sono i classici animali che fanno simpatia e tenerezza: corpo allungato e cicciottello, coperto da una leggera peluria, con i baffetti e delle corte pinne. I maschi sono neri, le femmine marroni o grigie scure: entrambi però hanno la pancia molto più chiara. Può arrivare fino a più di 2 metri di lunghezza, pesando anche 320 chili.

Vive, ovviamente, in mare, ma sceglie i punti più riparati delle coste quando deve partorire (tra settembre e ottobre) e allattare: ha delle gravidanze molto lunghe, di dodici mesi. Dorme in mare e si nutre degli animali marini che vivono anche in profondità: infatti sembra che la foca monaca sia in grado di immergersi fino ad alcune centinaia di metri sott’acqua.

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