SCIENZA

Arriva la stagione degli uragani, attese da 13 a 19 violente tempeste da giugno

La stagione degli uragani 2025 sarà sopra la media: ecco le previsioni allarmanti, che anticipano un grave pericolo per numerosi territori. Perché sta accadendo

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Il 2025 rischia d’essere un anno decisamente complesso dal punto di vista meteorologico. Si preannuncia infatti una stagione degli uragani sopra la media. Non al livello del 2024, ma decisamente ad alto rischio. Lo riportano i dati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Stagione degli uragani

L’Atlantico entrerà nella stagione degli uragani a partire dal 1° giugno 2025. Una fase delicatissima che durerà fino al 30 novembre prossimo. Secondo le previsioni della Noaa, inoltre, si prevedono tra le 13 e le 19 tempeste nominate.

Un numero decisamente superiore alla media storica, che si attesta sulle 14. Di queste, tra le 6 e le 10 potrebbero divenire uragani. Di questi, ancora, tra i 3 e i 5 potrebbero essere di categoria 3 o superiore, con venti oltre i 179 km/h.

Le probabilità di una stagione molto intensa restano alte. Nel 60% dei casi si andrà sopra la media, nel 30% si resterà nella norma e nel 10% si andrà sotto la media. Stando a quanto spiegato da Matthew Rosencrans, capo previsore per la stagione degli uragani presso il National Centers for Environmental Prediction, il verificarsi di ben sei uragani maggiori sarebbe davvero qualcosa di eccezionale. Si pensi infatti che negli ultimi anni soltanto due previsioni della NOAA (2017 e 2020) si sono rivelate troppo prudenti. Entrambe superate poi da stagioni devastanti.

Il cambiamento climatico

Secondo numerosi scienziati, il cambiamento climatico non sta necessariamente aumentando il numero di tempeste. Sta però innegabilmente rendendo più probabili quelle di grande intensità. Sotto questo aspetto, infatti, i numeri parlano chiaro.

Nel corso degli ultimi otto anni, sei uragani di categoria 4 o 5 si sono abbattuti sul territorio degli Stati Uniti. Un dato allarmante che non ha precedenti dalla fine dell’Ottocento. Se torniamo indietro con la memoria fino al 2023, gli uragani Helene e Milton sono stati responsabili di più della metà dei 100 miliardi di dollari di danni totali provocati da disastri naturali.

La lista dei nomi per il 2025 è già pronta e comprende Andrea e Wendy. Sappiamo che esistono 21 voci disponibili ma, qualora non dovessero bastare, si opterebbe per una lista alternativa. Qualcosa che ha pochissimi precedenti nella storia delle registrazioni di questi fenomeni: appena due (un esempio celebre, Katrina nel 2005).

Il bollettino è stato annunciato proprio a New Orleans, devastata ormai 20 anni fa da un uragano. La dimostrazione di quanto sia fondamentale un sistema di previsioni meteo affidabile. Purtroppo, ad oggi, negli Stati Uniti questo impianto mostra segni di cedimento. Con l’aumento della frequenza di uragani estremi e il sistema che vacilla, la stagione 2025 si preannuncia decisamente incerta e ad elevato rischio. E mentre il cambiamento climatico continua ad amplificare i fenomeni, la sfida non è solo meteorologica, ma anche politica e infrastrutturale.

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