Esiste una città in Florida dove hanno capito come resistere agli uragani
La Florida offre un esempio di comunità del domani, in grado di resistere agli uragani e agli stravolgimenti del clima
Quello di Babcock Ranch è un progetto a dir poco interessante. Si tratta di una comunità autosufficiente, in fase di realizzazione a nord di Ford Myers, in Florida. I primi abitanti sono giunti qui nel corso del 2018 ma l’aria è ancora oggi in espansione e sottoposta a lavori. È stata data nuovamente prova di una enorme capacità di resistenza agli uragani. Tutto ciò fa di questo piccolo insediamento un modello da seguire e replicare.
Una comunità anti-uragano
La comunità di Babcock Ranch, in Florida, ha resistito in maniera eccellente a diversi uragani. Nel 2022 è stata la volta di Ian, che ha provocato nient’altro che danni molto lievi alla segnaletica stradale. Basti pensare che la problematica più gravosa sia stata la caduta di qualche palma.
Ancor più sorprendente è stata la resistenza evidenziata nei confronti dell’uragano Milton nel 2024. Ciò perché si è trattato del quinto per intensità mai registrato nell’Atlantico. In tutta la Florida ha registrato danni intorno ai 50 miliardi di dollari. Ciò però non ha riguardato Babcock Ranch.
È naturale che esperimenti del genere avvengono in Florida, considerando come sia sempre più minacciata dagli effetti devastanti dell’emergenza climatica, principalmente a causa delle grandi pianure umide. Vantando un clima sub tropicale, sta fronteggiando ormai da tempo stagione degli uragani sempre più lunghe.
Test per soluzioni insediative in linea con le devastazioni climatica sono fondamentali. Ciò perché le stime prevedono l’aggiunta di circa 12 milioni di cittadini ai 22,6 attuali entro il 2050. In parole povere, nei prossimi decenni aumenterà notevolmente la porzione di terreno edificato nello Stato.
Il futuro abitativo
Ignorare l’emergenza climatica non è mai stata una possibilità. Farlo oggi, alla luce delle tante devastazioni, e criminale. Per questo motivo si lavora a delle comunità più resilienti al clima. In questo scenario sorprende come il progetto Babcock Ranch sia di fatto nato per volontà di un’impresa privata, la Kitson & Partners.
Nel 2005 è stato acquistato il terreno dell’omonimo ex insediamento agricolo, gettando le basi di un progetto a dir poco allettante. Stretti accordi con lo Stato della Florida, si è iniziato a costruire dal nulla una comunità ben pianificata.
L’obiettivo era quello di ottenere una comunità totalmente sostenibile e, per quanto possibile, resistente. La prima negli Stati Uniti in grado di promuovere uno stile di vita più ecologico. Sembra un progetto futuristico mostrato durante un convegno ma è la realtà. Le residenze sono organizzate in settori uniformi, rivolte a utenze differenziate. Lo dimostra l’area per i cittadini più anziani, che hanno superato i 55 anni.
Un abitato poco denso, con edifici che non superano i tre piani fuori terra. Numerosi i locali e servizi presenti e tutto è realizzato con materiali scelti attentamente, al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente. Le tecniche messe in campo, inoltre, consentono alle costruzioni di non subire come altre i violenti eventi atmosferici.
Babcock Ranch è ormai un vero e proprio laboratorio per case intelligenti di nuova generazione. Così allettante da aver attirato l’attenzione di altri costruttori. In tanti si stanno recando in quest’area per sperimentare nuove tecniche. Basti pensare alla realizzazione di case pensate per resistere a venti che soffiano fino a 290 km/h. Ecco il futuro degli Stati Uniti e del mondo.
Di seguito riportiamo alcune caratteristiche cardine della comunità:
- collocazione nell’entroterra, a 50 km dalla costa (per evitare gli allagamenti);
- preservazione del 50% delle aree naturali;
- pavimentazioni con prodotti drenanti;
- aree verdi e per la gestione dell’acqua;
- due campi fotovoltaici (autonomia energetica);
- smart grid per la distribuzione e l’uso dell’energia elettrica;
- sistemi domotici.