SCIENZA

Strani mammiferi non ancora identificati: il numero è incredibile

Gli strani mammiferi non ancora identificati potrebbero sorprendere anche il biologo più esperto: il numero totale è altissimo e da aggiornare

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Il mondo animale ci sembra già molto popolato, tanto da non poter includere altre specie. In realtà, gli strani mammiferi che non sono ancora stati identificati e che sono “nascosti”, in attesa di essere scoperti, sarebbero diverse centinaia. Un nuovo studio ha acceso i riflettori proprio su queste lacune ancora da colmare, soprattutto dopo quanto accaduto in Ecuador.

Nella nazione sudamericana sono state scoperte due rane trasparenti molto particolari e, grazie a un’apposita analisi genetica, si è capito che non appartengono a una singola specie ma a tanti separati gruppi. Ormai anche gli animali estinti tornano improvvisamente “in vita”, come potrebbe accadere nel caso della tigre della Tasmania, di conseguenza non ci si deve stupire troppo se il nostro pianeta è biologicamente più diversificato rispetto a quanto previsto.

I ricercatori hanno scovato un metodo innovativo per cercare nuovi e strani mammiferi. Nello specifico, andando ad analizzare milioni di sequenze genetiche di questi animali, insieme ad altre informazioni su ambiente ed habitat, il sospetto è diventato realtà. Centinaia di pipistrelli, roditori, toporagni e persino talpe potrebbero essere stati classificati in modo erroneo, in particolare a causa del loro aspetto fisico e delle dimensioni. Ecco perché ci sono attualmente molte meno specie rispetto a quelle reali. Il metodo appena descritto dovrebbe tornare molto utile in futuro.

Gli esemplari sconosciuti

Nonostante i biologi potrebbero non sorprendersi della novità in merito agli strani mammiferi ancora non identificati, nei prossimi anni potrebbe essere possibile scovare finalmente specie sconosciute in molti altri gruppi animali. Come, ad esempio, in quello degli insetti, visto che fanno parte di questa classe animale tantissimi esemplari di cui non si sa ancora nulla. Il periodo attuale sembra molto proficuo per gli aggiornamenti sensazionali sui mammiferi. Non molto tempo fa, infatti, si è capito che i loro neuroni sono completamente diversi rispetto a quelli degli esseri umani. Ora invece bisogna concentrarsi su altri dettagli non meno fondamentali.

Previsioni ancora incerte

Secondo quanto riferito da Bryan Carstens, professore dell’Università americana dell’Ohio che insegna evoluzione, ecologia e biologia, bisogna affidarsi al calcolo delle probabilità. Il docente, coautore dello studio sugli strani mammiferi non classificati, ha spiegato come la previsione sia ancora incerta, dato che il modello dei ricercatori si è basato sul fatto che circa l’80% delle specie fosse stato scoperto. I dettagli dello studio stesso, tra l’altro, sono stati appena pubblicati nella rivista specializzata “Proceedings of National Academy of Sciences”. Ci sarebbe perfino un particolare che gli autori della ricerca hanno definito “un vero e proprio shock”.

Si sta parlando del fatto che alcuni tra i più strani mammiferi, in realtà, spesso sono descritti in maniera molto dettagliata rispetto ad altri tipi di animali, come ad esempio scarafaggi, formiche e altro ancora, come avvenuto con una rarissima specie di insetto appena scoperta. I futuri approfondimenti saranno determinanti in termini di conservazione. In effetti, non è possibile proteggere una determinata specie animale se non si sa che esiste. Tra i mammiferi più criptici che vengono citati dallo studio americano ci sono quelli che vivono nelle aree geografiche più ampie e caratterizzate da precipitazioni elevate e con grandi differenze di temperature, Africa e Sud America in primis.

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