Starlink Direct to Cell: lanciati i primi satelliti per il servizio
SpaceX ha lanciato i primi satelliti per la gestione del servizio di connettività Starlink Direct to Cell che sarà attivato entro il 2024
Continuano i lanci di nuovi satelliti da parte di SpaceX che, questa settimana, ha completato il lancio di 21 nuovi satelliti, arricchendo la sua costellazione. Non si tratta, però, di un’operazione di routine. Questa volta, infatti, sono stati mandati in orbita i primi satelliti a cui sarà affidata la gestione del servizio Starlink Direct to Cell, annunciato dall’azienda la scorsa estate e sempre più vicino ad entrare in funzione. Questo servizio, sfruttando il collegamento satellitare, permetterà agli utenti di chiamare, inviare messaggi e connettersi a Internet in mobilità.
In orbita i primi satelliti di Direct to Cell
Il lancio di questa settimana ha, quindi, portato in orbita i primi satelliti di Starlink Direct to Cell. In totale, SpaceX ha inviato 6 satelliti dedicati al servizio mentre gli altri 14 lanciati riguardano il potenziamento della rete Starlink. Questi satelliti sono dotati di un modem eNodeB, in grado di funzionare come una vera e propria torre di telefonia mobile, installata, però, in orbita e non sulla Terra.
Per gli utenti ci sarà la possibilità di connettersi a Internet, sfruttando il collegamento satellitare Direct to Cell, utilizzando il proprio smartphone. Il servizio è, quindi, pensato per affiancare la rete Internet mobile terrestre, garantendo la connettività dati in tutte quelle aree dove, attualmente, non è possibile accedere a Internet in mobilità.
Sfruttando l’infrastruttura di Starlink, quindi, sarà possibile utilizzare il proprio smartphone per messaggi, chiamate e per accedere a Internet anche in aree remote. Direct to Cell permetterà di utilizzare la connettività 4G LTE ma, come specificato da Elon Musk su X (che ha preannunciato una velocità intorno ai 7 Mbps per il servizio), non entrerà in competizione con le reti terrestri.
Il servizio sarà completato nel 2025
Starlink Direct To Cell sarà accessibile grazie anche a partnership specifiche con alcuni operatori di telefonia mobile. Tra i partner del progetto ci sono i T-Mobile (USA), Rogers (Canada), Optus (Australia), One NZ (Nuova Zelanda), Kodi (Giappone), Entel (Cile e Perù) e Sale (Svizzera). Al momento, quindi, non ci sono operatori italiani tra i partner. L’elenco, in ogni caso, è destinato ad espandersi in modo significativo nel prossimo futuro.
La tabella di marcia è stata chiarita dal sito ufficiale. L’obiettivo è rendere disponibile il servizio di messaggistica entro il 2024. Successivamente, nel corso del 2025, arriverà la possibilità di utilizzare Direct To Cell anche per le chiamate e la connettività dati oltre che per il funzionamento dei dispositivi IoT.
SpaceX dovrebbe, inoltre, potenziare la rete di satelliti per la gestione del servizio, con nuovi lanci nel corso dei prossimi mesi. Questo potenziamento dovrebbe garantire una progressiva espansione di Direct To Cell che potrebbe, a poco a poco, raggiungere un numero sempre maggiore di Paesi.