Trama e cast di Briganti, novità Netflix
La nuova serie italiana, ricca di azione, è ambientata nel Sud Italia e racconta il fenomeno del brigantaggio dopo l’Unità d’Italia
«Uniti per lottare contro il nemico comune, scegliendo di diventare fuorilegge senza scrupoli per salvarsi dalla natura selvaggia e dagli oppressori». Con queste parole Netflix negli scorsi giorni ha annunciato l’imminente arrivo di Briganti, nuova serie italiana che racconta «di chi è disposto a sacrificare anche la propria umanità per riuscire a sopravvivere». Briganti è ambientata nel Sud del nostro Paese pochi anni dopo l’Unità d’Italia e ha una protagonista risoluta e sanguinaria che promette di conquistare tutto il pubblico.
Il cast di Briganti
Briganti è scritta da GRAMS, collettivo di autori che ha già messo la firma sulla serie italiana Baby e che è composto da Antonio Le Fosse, che è anche regista della serie, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol. Oltre a Le Fosse, la regia della serie è di Steve Saint Leger (noto per Vikings, Vikings: Valhalla e Barbarians) e Nicola Sorcinelli (Milosc).
Nel cast della serie ci sono Michela De Rossi (nota, ad esempio, per I topi), Ivana Lotito (Gomorra: La serie), Matilda Lutz (I Medici), Marlon Joubert (Romulus) e Orlando Cinque (visto in Romanzo Criminale).
La trama: di cosa parla Briganti
La trama di Briganti, come accennato, è ambientata due anni dopo l’Unità d’Italia, quindi nella seconda metà dell’Ottocento. La protagonista è una donna costretta a fuggire dal suo villaggio che si unisce a un gruppo di briganti, diventandone presto la spietata e abile leader.
L’obiettivo di questa banda di briganti (ma anche di altre bande di fuorilegge con la quale la protagonista entra in contatto, trovandovi spesso altre donne che hanno fatto scelte simili alle sue) è recuperare l’oro del Sud Italia e ridare speranza ai contadini, guidando una rivoluzione dal basso nell’Italia postunitaria. Sebbene talvolta le bande di briganti finiscano per scontrarsi una contro l’altra, dunque, il loro nemico è in realtà comune: lo Stato.
Briganti è una storia vera?
La sceneggiatura di Briganti è liberamente ispirata a persone realmente esistite, ma la serie non è stata pensata per essere un racconto storico né documentaristico. Certamente il fenomeno che racconta, cioè il brigantaggio nel Sud Italia della seconda metà dell’Ottocento, è però effettivamente esistito.
Nel Regno di Sicilia e nel Regno di Napoli le bande di briganti esistono già da prima dell’Unità d’Italia: nascono e si diffondono nella prima metà del Settecento e sono molti i briganti diventati celebri per i loro crimini. Il problema del brigantaggio resta attuale anche nel Regno delle Due Sicilie e si intensifica quando quest’ultimo scompare in seguito all’Unità d’Italia, raggiunta nel 1861.
Nei primissimi anni dell’Italia post-unitaria, infatti, nei territori precedentemente amministrati dal Regno delle Due Sicilie (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania e parte del Lazio) agiscono sempre più numerose bande di briganti, spesso in segno di protesta contro lo Stato percepito come oppressore.
L’origine di questo brigantaggio post-unitario si deve soprattutto al malcontento nei confronti della neonata Unità d’Italia, oltre che del nuovo regime fiscale e della regolamentazione del mercato agricolo che mettono in ginocchio i contadini del Mezzogiorno. Molti agricoltori e pastori diventano quindi briganti per ribellarsi a questo sistema.
Quando esce Briganti
Le riprese di Briganti si sono svolte in Puglia tra Lecce, Melpignano, Altamura e Nardò. La data esatta di uscita della serie su Netflix non è ancora stata annunciata, ma è probabile che avvenga entro la fine del 2023.