SCIENZA

Trovato un fossile di dinosauro sotto un parcheggio, la scoperta inaspettata

Sotto il parcheggio di un museo è "apparso" un fossile di dinosauro antico 67 milioni di anni, che restituisce alla scienza un frammento prezioso del passato

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Fonte: 123RF

Un museo che da sempre racconta la storia dei dinosauri stavolta ne ha trovata una nuova sotto i propri piedi. O meglio, sotto il suo parcheggio: un fossile di dinosauro è riemerso proprio lì dove nessuno avrebbe mai pensato di cercare, ovvero tra l’asfalto, le auto in sosta e l’andirivieni quotidiano dei visitatori.

Tutto è cominciato con una trivella e un’idea green: installare un impianto geotermico per rendere più sostenibile il museo di scienze naturali. Poi, superati i 230 metri di profondità, qualcosa ha fermato il tempo. Una scoperta tanto piccola quanto rara, capace di attirare l’attenzione dei paleontologi.

Il ritrovamento del dinosauro

Come sempre, andiamo per ordine e partiamo facendo un passo indietro. Il ritrovamento risale al gennaio 2025, quando si stavano svolgendo i già citati lavori sotto al parcheggio del Denver Museum of Nature & Science. I lavori, finanziati da un fondo statale per valutare l’installazione di un sistema geotermico, prevedevano un carotaggio fino a circa 300 metri nel sottosuolo.

Nessuno però immaginava che da uno dei cilindri di roccia estratti sarebbe spuntato un piccolo frammento osseo, pallido e fragile. Poteva essere scambiato per un pezzo di roccia qualsiasi, ma è capitato nel posto giusto: come si legge sul Washington Post, infatti, ha attirato l’attenzione del ricercatore Bob Raynolds, che si è rivolto al curatore di geologia del museo James Hagadorn.

Hagadorn era praticamente certo di cosa aveva di fronte, ma prima di dire qualsiasi cosa al pubblico lui e il suo team hanno percorso la strada più prudente: hanno svolto analisi e confronti con altri reperti, per diversi mesi.

Un esemplare antichissimo

Le analisi, culminate in una dettagliata pubblicazione scientifica, hanno confermato che sì, il frammento osseo era davvero un fossile di dinosauro. Stando allo studio, i resti apparterrebbero a un esemplare del gruppo ornithopoda, erbivori di taglia media diffusi nel tardo Cretaceo. I ricercatori non sono riusciti a determinare con certezza la specie, ma la forma del frammento (una vertebra centrale) suggerisce un legame con dinosauri come il Thescelosaurus o l’Edmontosaurus.

E non è tutto qui: l’osso risalirebbe a circa 67,5 milioni di anni fa e mostra ancora la traccia del canale neurale e una spugnosità interna tipica di esemplari giovanili o ben conservati. Il frammento si trovava inoltre a pochi centimetri da uno strato di fango fossile ricco di materia organica, con resti di piante lignitiche e radici fossilizzate, che fanno pensare a un ambiente paludoso, umido, frequentato da vegetazione rigogliosa e popolato da altri grandi erbivori.

Uno sguardo sul passato

Il fossile di dinosauro rinvenuto a Denver non è soltanto una curiosità da museo: ci restituisce un frammento prezioso di un paesaggio scomparso. Quando quell’ornithopoda calpestava il terreno che oggi è coperto da asfalto, la zona era una distesa subtropicale attraversata da fiumi, con foreste fitte e un clima umido. Era un’epoca di grandi trasformazioni geologiche, in cui le Montagne Rocciose cominciavano appena a sollevarsi.

Questo piccolo ritrovamento ci ricorda che la scienza può nascondersi nei luoghi più impensati. Come sottolineano gli autori dello studio, è probabile che anche altre trivellazioni effettuate nel passato abbiano intercettato resti simili, senza che nessuno se ne accorgesse. A volte basta un’occhiata più attenta per riaprire un capitolo della storia della Terra rimasto sepolto per milioni di anni.

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