Un drone può salvarci la vita: primo test per il trasporto sangue e organi
Un drone per trasportare sangue e organi: il primo test per il trasporto da Patti a Lipari è stato un successo
La tecnologia è al servizio delle persone. I droni possono rappresentare uno strumento di grande rilevanza anche per salvare vite e non solo per consegnare pacchi, come prevede la recente iniziativa di Amazon che avvierà le consegne con droni anche in Italia.
Il nuovo progetto dell’ASP Messina, sviluppato in collaborazione con ABzero, conferma la possibilità di sfruttare, al meglio, le più recenti applicazioni tecnologiche per realizzare progetti di grande importanza.
È stato completato, infatti, il primo test che prevede l’utilizzo di un drone per il trasporto di sangue e organi. Questo sistema consente di superare le tante sfide legate al trasporto di materiale sanitario in tempi rapidi grazie all’applicazione della tecnologia.
Un test completato con successo
Utilizzare un drone per il trasporto di sangue e organi, ma anche di farmaci e campioni biologici di vario tipo, potrebbe diventare una soluzione fondamentale, soprattutto in aree difficili da raggiungere con sistemi di trasporto tradizionale e in tutti quei contesti in cui c’è la necessità di minimizzare il tempo di trasporto, aggirando le barriere geografiche e altri eventuali ostacoli (come il traffico).
Da qui nasce il progetto sviluppato da ABzero, start-up nata dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, a partire dall’idea di Gaetano Crisà, direttore dell’Unità operativa trasfusionale di Patti e capo dipartimento dei Servizi dell’Asp di Messina. Questo progetto punta a utilizzare i droni per effettuare il trasporto di materiale a scopo sanitario.
Il primo test si è concluso con successo: un drone ha completato il tragitto da Patti a Lipari in 27 minuti (in auto e traghetto ci vogliono oltre tre ore), superando 25 chilometri di mare e confermando la possibilità di utilizzare un sistema di questo tipo per trasportare sangue e organi, favorendo la continuità territoriale e velocizzando le consegne, andando così a incrementare la possibilità di salvare vite umane.
Come funziona il drone di ABzero
ABzero ha realizzato un sistema inedito, abbinando a un drone di ultima generazione una “smart capsula“, installata direttamente sul veicolo e in grado di garantire il trasporto sicuro del materiale sanitario. La capsula, brevettata da ABzero, è in grado di trasportare circa dieci sacche di sangue.
Il drone può funzionare in autonomia, seguendo traiettorie prefissate e già pre-autorizzate per il volo. Il personale sanitario dovrà solo caricare la capsula e attivare il drone che si occuperà del trasporto. Il sistema è in grado di effettuare il volo anche in condizioni di forte vento (fino a 60 km/h) e con pioggia.
Si tratta di una soluzione più economica del trasporto in elicottero e più facile da implementare, anche considerando l’area ridotta necessaria per l’atterraggio (basta un’area di due metri per due, non c’è bisogno di un eliporto).
La soluzione sviluppata da ABzero prevede il ricorso all’intelligenza artificiale per la risoluzione di eventuali anomalie nel trasporto. Il sistema AI si occupa anche di adeguare la temperatura della capsula, evitando che le condizioni meteo alterino la temperatura interna. C’è anche la possibilità di controllo remoto, con un pilota che potrà gestire il volo da terra.