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Vendetta: guerra nell’antimafia: la nuova serie italiana su Netflix

Una nuova docuserie tutta italiana va ad arricchire il catalogo della piattaforma Netflix: prodotta da Nutopia in associazione con Mon amour Films

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Fonte: Tony Gentile

Vendetta: guerra nell’antimafia è una tra le docuserie che va ad ampliare l’offerta dei racconti di malavita di queste settimane. Dopo il ritorno di Gomorra, che avrà la sua quinta e ultima stagione che sarà presentata in anteprima durante la CanneSeries, e Dangerous old people su Sky con i racconti dei criminali reduci dal carcere, Vendetta:guerra nell’antimafia su Netflix.

La nuova docuserie Vendetta:guerra nell’antimafia è disponibile da oggi sulla piattaforma Netflix e si compone di sei episodi. I lavori di preparazione di questa serie sono iniziati con uno studio e un’ accuratezza senza precedenti. Le ricerche per sviluppare i protagonisti Pino Maniaci e Silvana Saguto sono state davvero profonde, quasi maniacali. Sono state sentite le famiglie dei protagonisti, i team legali e le aule di tribunale siciliane oltre agli innumerevoli accessi agli atti, al materiale sia d’archivio sia di repertorio. Un lavoro enorme che ha reso Vendetta:guerra nell’antimafia un racconto fedele alla realtà dei fatti di una vicenda complessa e ricca di colpi di scena.

I protagonisti di Vendetta: guerra nell’antimafia

Le vicende di Vendetta:guerra nell’antimafia ruotano attorno alle vicende personali e processuali di due personalità importanti nella lotta contro la mafia che si sono ritrovate a un certo punto della vita in situazioni confuse e controverse: accusati di reati che loro stessi combattevano da una vita. I protagonisti sono Pino Maniaci e Silvana Saguto.

Maniaci è un noto giornalista e conduttore televisivo all’interno della sua emittente Telejato. Da sempre durante i suoi programmi da pieno spazio alla lotta alla criminalità organizzata. Dall’altra abbiamo Silvana Saguto che da Presidente della sezione Misure di Prevenzione, è uno dei più importanti giudici in prima linea sulla lotta alla mafia in Sicilia.

Le vicende

Le storie dei due protagonisti si intrecciano nel 2013. Il giornalista, Maniaci, nelle sue inchieste approfondisce gravi episodi di corruzione proprio all’interno della sezione di Misure e Prevenzione e in particolare l’attenzione ricade proprio su Silvana Saguto. Maniaci punta il dito sulla Presidente accusandola di sequestro indebito di beni e di aver preso eccessivi denari per l’amministrazione degli stessi. Il tutto con la complicità del marito e di alcuni collaboratori. Quasi di riflesso la Saguto accusa Maniaci proprio di favorire la mafia che lui stesso attaccava nella serie d’inchieste portate avanti dalla sua emittente.

Nel 2016 la procura di Palermo inizia a indagare lo stesso Pino Maniaci per la sua condotta che verrà definita “metodo a tenaglia”: un meccanismo di diffamazione ed estorsione che Maniaci avrebbe adottato nei confronti dei malavitosi. Il suo intento sarebbe stato quello di denigrare mafiosi e politici, attraverso i suoi programmi tv, in cambio di denaro.

Nello stesso anno anche la Saguto è indagata. Furono 39 i capi d’accusa per lei tra cui corruzione, abuso d’ufficio e appropriazione indebita.

Entrambi si sono sempre dichiarati innocenti e vittime della mafia. La docuserie si conclude con la pronunciazione dei verdetti di colpevolezza per entrambi.

La docuserie in sei puntate è disponibile da oggi 24 settembre sulla piattaforma Netflix.

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