Lo chiamano "volpe volante" ma è un pipistrello (e a volte è pericoloso): ecco dove si trova
Che cos'è la "volpe volante"? Forse non tutti sanno che si tratta di un pipistrello asiatico di grandi dimensioni, che talvolta può anche aggredire le persone
Esiste un vero e proprio pipistrello gigante, alto 30 centimetri e con un’apertura alare di 1,7 metri: detto anche “volpe volante” appartiene alla categoria dei Megabat.
Una foto che lo ritrae è subito diventata virale sul web, spopolando negli ultimi anni: scattata nelle Filippine, secondo gli esperti è stata presa da una prospettiva che rende ancora più imponente l’animale. In ogni caso, si tratta di un esemplare curioso, talvolta anche aggressivo, che non può far altro se non stimolare la curiosità degli appassionati del mondo faunistico.
Dove vive la “volpe volante“
L’animale di cui si è molto parlato in rete, con ogni probabilità, è una “volpe volante” che fa parte della famiglia degli Pteropodidi. Questo tipo di pipistrelli giganti vive soprattutto in Indocina, Indonesia e nell’area dell’Arcipelago delle Filippine.
Conosciuti anche come Megabat per le grandi dimensioni, sono volatili che hanno principalmente una dieta vegetariana, nutrendosi di frutta e fichi. Questo induce a pensare che non siano pericolosi per l’uomo: in effetti, nella maggior parte dei casi è così. Tuttavia si sono registrate delle eccezioni che confermano la regola.
Tornando per un attimo alla famosa immagine che ha destato curiosità tra gli utenti di Internet, immortala un imponente pipistrello: tuttavia, non si è ancora riusciti a stabilire con certezza se quella in foto è “volpe volante malese“, o Pteropus vampyrus, oppure di una “volpe volante dal capo dorato“, o Acerodon jubatus.
L’aggressione del pipistrello gigante
Come anticipato, di norma una “volpe volante” non è un animale pericoloso. Malgrado ciò, è balzata agli onori delle cronache la notizia di una donna sessantasettenne, Sandi Galloway, che è stata morsa in volto da uno di questi pipistrelli di grandi dimensioni. Purtroppo, sembra che adesso rischi di morire a causa della malattia che potrebbe aver contratto, il Lyssavirus, un morbo che aggredisce il sistema nervoso.
La donna, in vacanza in Australia, stava rientrando in albergo a notte inoltrata: ad un tratto, però, è stata letteralmente presa di mira da una “volpe volante”. Galloway, poco tempo prima, aveva subito un’operazione per un tumore al cervello e, in seguito alla malattia, si era ritrovata con una cecità parziale. Probabilmente, per tale motivo non è stata in grado d’individuare l’animale nel buio, il quale le ha morso ripetutamente la fronte.
Sulle prime, Sandi Galloway ha solo provveduto a medicare le ferite, senza dare troppa importanza e peso all’incidente. Quando la figlia ha saputo dell’accaduto, però, si è allarmata, temendo che la madre potesse aver contratto il Lyssavirus, un morbo letale che annienta il sistema nervoso.
La profilassi messa in atto dai medici prevedeva l’unica terapia di cui, attualmente, si è a conoscenza per il Lyssavirus, cioè un vaccino sperimentale che avrebbe lo scopo di prevenire i sintomi del morbo, se somministrato tempestivamente.
Fino ad oggi, sono stati accertati complessivamente tre casi di Lyssavirus e le vittime delle “volpi volanti” sono tutte decedute nell’arco di poche settimane dopo le aggressioni. La figlia di Sandi Galloway ha dichiarato al Daily Mail che, secondo lei, questi pipistrelli giganti andrebbero spostati in zone disabitate dell’Australia per evitare qualsiasi aggressione alle persone. Tuttavia, le autorità locali sanno bene quanto sia complicato stravolgere le abitudini, comprese quelle migratorie, di una specie ormai insediata e originaria della Malesia.