I pipistrelli mentre volano riescono anche a fare altro, tipo bere senza fermarsi
I pipistrelli sono multitasking e questo studio ha evidenziato esattamente il modo in cui riescono a volare e bere contemporaneamente

I pipistrelli sono creature incredibili. Facciamo spesso fatica a considerarli affascinanti, tenendo conto di come la nostra percezione sia corrotta da rappresentazioni cinematografiche e televisive di queste creature.
Analizzandole nel dettaglio, scopriamo delle capacità di multitasking sorprendenti. Di fatto i pipistrelli riescono a fare due cose contemporaneamente meglio di noi. Sono infatti capaci di volare e bere acqua nello stesso momento senza mai perdere il controllo. A svelare i segreti di questa straordinaria abilità è uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the Royal Society Interface.
Tecniche diverse
Lo studio è stato guidato dal biofisico Sunghwan Jung della Cornell University. È stato analizzato nel dettaglio il fenomeno del “skim drinking on the wing“, ovvero il bere in volo. Una strategia diffusa tra molte delle circa 1.400 specie di pipistrelli esistenti. Il motivo alla base di questo atteggiamento è la tutela personale. Nel corso dell’evoluzione, infatti, i pipistrelli hanno sviluppato tale abilità per ridurre le fasi d’atterraggio e, dunque, il rischio di predazione.
Nel mondo dei pipistrelli, esistono due tecniche principali per idratarsi in volo: alcune specie sfiorano l’acqua con la lingua mentre sorvolano la superficie, altre invece, come le volpi volanti, si bagnano il pelo e poi si leccano successivamente. Quest’ultima tecnica è nota come “belly-dipping”.
Lo studio si concentra sul primo metodo e in particolare su due specie:
- il pipistrello a foglia rotonda di Pratt (diffuso in Asia);
- il ferro di cavallo maggiore (presente in Europa, Africa e Asia).
Lo studio
I ricercatori hanno osservato in laboratorio sei pipistrelli privati dell’acqua per un totale di sei ore. Il tutto in un ambiente sufficientemente grande da consentire il volo libero. Sfruttando un sistema di telecamere stereoscopiche, ogni movimento è stato registrato. Sono state poi ricostruire le traiettorie, in forma dettagliata e tridimensionale.
Il risultato? I pipistrelli rallentano l’andatura mentre si avvicinano all’acqua. Questo rallentamento sarebbe dovuto sia alla difficoltà di svolgere due compiti complessi contemporaneamente, sia alla necessità di adattarsi alle forze fisiche in gioco vicino alla superficie dell’acqua.
È però presente il rischio che le ali tocchino l’acqua. Per questo motivo i pipistrelli riducono l’ampiezza del battito di circa la metà. Adottano un angolo maggiore per compensare la resistenza provocata dalla testa inclinata verso il basso.
Intanto la lingua agisce con una precisione impressionante. Raccoglie l’acqua senza generare alcuno schizzo (che potrebbe finire nel naso, fondamentale per impulsi di ecolocalizzazione in alcune specie). Se entrasse acqua, il sistema sensoriale si incepperebbe temporaneamente, compromettendo la capacità di orientamento e “oscurando” la loro vista acustica.
Secondo Ulmar Grafe, biologo esperto di pipistrelli all’Università di Brunei, la ricerca è particolarmente significativa perché osservare il comportamento di “drinking on the wing” in laboratorio è molto difficile. Nonostante il campione limitato, lo studio mette in evidenza “la straordinaria complessità delle manovre di volo dei pipistrelli”.
I ricercatori mirano ora ad ampliare lo studio, guardando ad altri animali multitasking, come:
- rondini che sfiorano l’acqua per bere;
- libellule che eseguono acrobazie nuziali in volo.
Studi che potrebbero inoltre avere applicazioni sorprendenti e decisamente futuristiche. Si ritiene infatti possano rappresentare una fonte d’ispirazione per la progettazione di robot volanti. Un campo sul quale si è già all’opera.