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WhatsApp annuncia l'ultima novità: l'AI generativa

Anche WhatsApp sta per essere investita dall'ondata dell'intelligenza artificiale "generativa": Meta ha già annunciato importanti novità

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Fonte: 3dartistav / Shutterstock

Dopo aver annunciato i Canali, arrivati in breve tempo anche in Italia, WhatsApp ha presentato la prossima novità: un “lungo percorso di sperimentazione” delle enormi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale all’interno dell’app. Già in queste ore, infatti, alcuni utenti hanno visto comparire delle nuove funzioni all’interno delle loro chat e, poiché si tratta di intelligenza artificiale “generativa“, WhatsApp ha precisato come queste funzioni impattano sulla privacy degli utenti.

Che cos’è l’AI generativa

In estrema sintesi, l’AI generativa è quel tipo di intelligenza artificiale che genera un contenuto (testo, immagine, video, suono) completamente nuovo partendo da una richiesta (chiamata “prompt“) dell’utente.

L’esempio più noto di intelligenza artificiale generativa è ChatGPT, il chatbot di OpenAI che crea dei testi a partire dai prompt scritti dall’utente. Un altro esempio è Dall-e, sempre di OpenAI, che genera immagini a partire da prompt testuali.

Cosa farà l’AI in WhatsApp

Le applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa in WhatsApp saranno inizialmente tre: gli adesivi IA, le chat IA e la generazione di immagini fotorealistiche.

Gli adesivi IA saranno generati dall’algoritmo partendo dalle richieste dell’utente, al fine di mettergli a disposizione degli sticker originali e personalizzati che rappresentano ciò che l’utente sta provando.

Le chat IA, in pratica, Meta aggiunge un chatbot a WhatsApp: l’utente può fare domande all’AI su vari argomenti o “provare a risolvere un dibattito nella tua chat di gruppo, come ricevere i pareri di decine di personaggi creati da Meta che esprimono il loro interessante punto di vista“.

Meta ha annunciato che sta creando ben 28 AI con “interessi e personalità unici. Alcuni sono interpretati da icone culturali e influencer, come Snoop Dogg, Tom Brady, Kendall Jenner, e Naomi Osaka“.

La generazione di immagini IA, invece, sarà simile a quanto visto su Dall-e: l’utente digita un prompt e l’AI risponde con un’immagine.

L’utente potrà usare queste funzioni direttamente dentro le chat, singole o di gruppo, e ricevere la risposta nella stessa chat: gli basterà richiamare l’intelligenza artificiale premettendo @Meta AI al prompt, il risultato sarà visibile anche agli altri partecipanti.

WhatsApp: IA e privacy

Poiché l’IA è soddisfacente per l’utente solo quando conosce bene ciò che l’utente vuole veramente (ma magari non riesce a chiederlo nel modo corretto), WhatsApp ha messo dei paletti ben precisi e li ha già comunicati ai suoi utenti.

WhatsApp, infatti, spiega che “L’IA può leggere ciò che viene inviato, ma i tuoi messaggi personali rimangono crittografati end-to-end, quindi né Meta né nessun altro può vederli“.

WhatsApp annuncia anche che è già al lavoro con alcuni partner per rendere questi nuovi servizi più veloci e più affidabili, ma al momento si tratta di un lavoro “dietro le quinte“. Possiamo dare per scontato, però, che la privacy policy di questi servizi gestiti da terzi sarà identica.

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