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Meta ci ripensa e la pubblicità su WhatsApp non arriverà in Italia, per ora

La pubblicità non sarà disponibile in WhatsApp per gli utenti italiani: Meta ha deciso di rimandare il lancio per evitare problemi con la normativa europea

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Fonte: JarTee / Shutterstock.com

WhatsApp ha annunciato l’introduzione della pubblicità all’interno dell’app, facendo così un nuovo passo in avanti per monetizzare l’enorme numero di utenti che, ogni giorno, sfrutta l’applicazione di messaggistica.

Per via della normativa UE, però, la pubblicità non sarà disponibile in Italia e negli altri Paesi dell’Unione Europea, almeno per i prossimi mesi. Al momento, infatti, tutto è rimandato al prossimo anno. Andiamo a riepilogare le ultime novità sulla questione che andrà a influenzare il futuro di WhatsApp.

Niente pubblicità in WhatsApp, per ora

Gli utenti UE di WhatsApp non riceveranno la pubblicità, già in fase di introduzione per gli utenti di altri Paesi. Il motivo è legato alla normativa europea  e, in particolare, alla decisione di Meta di posticipare il lancio di questa funzione per evitare di dover fare i conti con i problemi evidenziati dai garanti della privacy europei dopo che l’azienda ha annunciato l’arrivo della pubblicità.

Per introdurre inserzioni pubblicitarie mirate, infatti, Meta deve utilizzare i dati personali dell’utente. Non potendo accedere ai contenuti delle conversazioni, protetti dalla crittografia end to end, l’app utilizzerà altre informazioni (come la posizione, le interazioni con i Canali, la lingua) per creare un profilo dell’utente.

Meta, inoltre, vuole spingere gli utenti a collegare il proprio account WhatsApp al Centro gestione account. In questo modo, l’azienda potrebbe collegare l’account WhatsApp con gli account Facebook e Instagram dell’utente, utilizzando i dati raccolti dal social network per proporre pubblicità mirata all’utente anche su WhatsApp.

La condivisione dei dati tra diverse piattaforme social rappresenta un ulteriore elemento di rischio che potrebbe far scattare la normativa europea sulla privacy e, quindi, bloccare Meta, che già deve fare i conti con una multa per il mancato rispetto del DMA. La situazione, quindi, è abbastanza complicata e l’azienda ha deciso di prendersi più tempo prima di portare la pubblicità in WhatsApp.

Ricordiamo che Meta deve già fare i conti con l’introduzione “forzata” dell’intelligenza artificiale di Meta AI all’interno di WhatsApp, con diverse funzioni mirate ad arricchire le funzionalità dell’applicazione sfruttando gli investimenti dell’azienda nel settore AI.

Cosa succede adesso

Per il momento, l’arrivo della pubblicità in WhatsApp, per gli utenti UE, è solo rimandato. L’obiettivo di Meta è introdurre questa nuova funzione nel corso del 2026 e, in particolare, sul finire del prossimo anno.

Bisognerà attendere, in ogni caso, le prossime settimane o, più probabilmente, i prossimi mesi per avere le idee più chiare. Di certo, Meta non ha intenzione di cancellare il progetto e punta a definire il sistema giusta per poter integrare la pubblicità all’interno della sua app che continua a essere una delle più utilizzate in assoluto.

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