Accedere ai siti per adulti richiederà nuovi sistemi di verifica dell'età: il documento dell'AGCOM
L’AGCOM ha definito le nuove modalità per la verifica della maggiore età per accedere ai siti per adulti. Che cosa cambia per le piattaforme e per gli utenti
Alla fine di aprile 2025, l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha approvato una delibera che definisce le modalità per la verifica della maggiore età per accedere ai siti per adulti. Un processo che, prossimamente, sarà obbligatorio in Italia e permetterà di accedere a questi siti solo dopo aver dimostrato di avere l’età legale per farlo.
Molti le domande da parte dei fornitori di servizi, soprattutto su privacy e protezione dei dati, per chiarire qualsiasi dubbio, l’AGCOM ha pubblicato una serie di documenti dove è possibile leggere nel dettaglio gli aspetti tecnici da adottare per conformarsi alla legge.
Come cambia l’accesso ai siti per adulti
La strategia dell’AGCOM permetterà ai vari siti di scegliere gli strumenti di verifica dell’età da implementare all’interno dei propri servizi. Oltretutto i fornitori saranno tenuti anche a dimostrare l’efficacia di tali strumenti.
Punto centrale di questa novità è, anzitutto, il rispetto dei principi e dei requisiti stabiliti dall’Autorità e, naturalmente, la conformità alle normative del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) che vieta qualsiasi sistema che preveda la raccolta di dati identificativi, documenti di identità, stime dell’età e dati biometrici.
Inoltre, il fornitore di sistemi di verifica dell’età deve essere giuridicamente e tecnicamente indipendente sia dai gestori di siti web che dalle piattaforme di condivisione video. Oltre a questo, è fondamentale anche che i soggetti che diffondono contenuti per adulti non abbiano in alcun modo accesso ai dati utilizzati per la verifica dell’età degli utenti.
Si punta, dunque, alla piena tutela degli utenti che accedono ai siti per adulti con la garanzia che i loro dati personali, a prescindere dalle decisioni del fornitore del servizio, resteranno sempre al sicuro e totalmente anonimi.
Nuove opzioni per l’accesso ai siti per adulti
Nei documenti condivisi, l’AGCOM ha fatto diverse precisazioni sulle modalità di accesso ai siti per adulti.
Si è parlato, ad esempio, del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), una delle opzioni contemplate per la verifica dell’età, ma che in effetti non è pienamente compatibile con le specifiche definite, perché alla base del suo funzionamento c’è la trasmissione del nome al dominio del sito web visitato e tale informazione consente all’Identity Provider di conoscere il particolare sito/piattaforma visitato col rischio anche che tale informazione venga memorizzata nei sistemi interni.
Per quanto riguarda, invece, i sistemi di verifica dell’età basati su applicazioni (come i wallet per l’identità digitale), l’autenticazione può essere ottenuta tramite la scansione di un codice QR visualizzato sul sito web; sempre a condizione che sia assicurata la riservatezza delle informazioni relative al sito/piattaforma/contenuto visitato e che, naturalmente, questa informazione non venga divulgata a soggetti esterni ma gestita esclusivamente all’interno del dispositivo dell’utente.
Cosa cambia per gli utenti
A livello teorico, per gli utenti non dovrebbe cambiare nulla, se non la necessità di provare la propria età (in modo anonimo e sicuro) a ogni accesso su un sito di contenuti per adulti.
È presto per ipotizzare in che modo queste “restrizioni” influiranno sugli accessi a tali piattaforme ma sicuramente si tratta di una questione spinosa e in rete c’è già chi pensa alla potenziale aggirabilità di tutte le soluzioni proposte, tramite l’utilizzo di una Rete Privata Virtuale (VPN) oppure cercando contenuti del genere su altre piattaforme, come Telegram, ad esempio.