È apparso sul suolo di Marte: ma che cos'è?
Bizzarre formazioni sono apparse sul suolo marziano, quasi come un'opera d'arte surreale: ecco cosa gli scienziati hanno trovato in un cratere del Pianeta Rosso.
Com’è l’inverno marziano? Tutte le informazioni che gli scienziati avevano fin qui raccolto non ci hanno preparato allo spettacolo incredibile che il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA ha catturato qualche settimana fa: il suolo del Pianeta Rosso, all’interno di uno dei suoi crateri, presenta delle dune dall’aspetto davvero particolare, nel pieno del loro cambiamento stagionale.
Le dune fotografate su Marte
Il Pianeta Rosso è ancora fonte di grandissime sorprese. Merito soprattutto dell’enorme impegno dei ricercatori della NASA e degli esperti internazionali che lavorano incessantemente per analizzare i dati provenienti da Marte. E proprio di recente ci sono giunte alcune immagini che hanno dell’incredibile: ritraggono le dune presenti all’interno del cratere Kunowsky, che nella foto si snodano come lunghi nastri di sabbia dall’aspetto alquanto bizzarro. È tutta opera dei cambiamenti stagionali, che sul suolo marziano dà vita a vere e proprie opere d’arte.
“Nel tardo inverno, quando viene illuminato per la prima volta, il gelo di anidride carbonica alle alte latitudini inizierà a sublimare” – scrive il team di HiRISE, responsabile di questa immagine mozzafiato – “Sulle dune di sabbia, i punti di sbrinamento e lo spreco di massa sui pendii ripidi producono modelli sorprendenti”. Si tratta dunque di un fenomeno naturale: la sublimazione avviene quando un elemento allo stato solido si trasforma direttamente in un gas, non passando dallo stato liquido. Gli schemi nati dallo scongelamento sono, in effetti, qualcosa che non può passare inosservato.
Lo scatto delle dune di Marte arriva dalla telecamera HiRISE, uno degli strumenti più potenti installati sulla sonda polifunzionale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), lanciata dalla NASA nel 2005 per studiare approfonditamente il Pianeta Rosso. HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) è un telescopio dall’elevato potere risolutivo che lavora anche nello spettro dell’infrarosso. Viene gestito da un team di ricercatori dell’Università dell’Arizona, che ha individuato questa splendida immagine lo scorso 29 novembre 2022, condividendola con il pubblico solamente all’inizio del nuovo anno.
HiRISE, le sue foto più spettacolari
HiRISE ci ha già regalato molte altre splendide foto di Marte, fornendo agli scienziati numerosi dati importantissimi per capire meglio la conformazione del Pianeta Rosso. Nelle ultime settimane, ci sono arrivate molteplici immagini dell’inverno marziano su cui, finalmente, gli esperti hanno qualche informazione in più. Le nevicate sono davvero spettacolari, formate da due diversi tipi di neve (alcuni fiocchi sono composti di acqua, ma la maggior parte è invece caratterizzata da anidride carbonica). E la fase del disgelo è ancora più sorprendente, con eruzioni di geyser che permettono ai gas raccolti sotto la superficie di emergere nell’atmosfera.
Particolarmente suggestivo è poi lo scatto, risalente allo scorso ottobre, di un panorama marziano rinvenuto all’interno di alcuni dei crateri che costellano le pianure settentrionali di Arabia Terra – una delle regioni più ricche di canyon e di conformazioni rocciose. Qui, gli scienziati hanno trovato dei misteriosi depositi dalla forma piuttosto bizzarra, situati solamente nella parte meridionale dei crateri (e solo in quelli dal diametro superiore ai 600 metri). Probabilmente si tratta della sublimazione di materiale ricco di ghiaccio, e la presenza di striature orizzontali potrebbe rappresentare un “viaggio nel tempo” tra sublimazioni di epoche differenti.