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Avvistamento incredibile nelle acque italiane: "È un segnale positivo"

Quattro capodogli giovani si trovano in acque italiane: l'avvistamento incredibile tra Ischia e Ventotene è un buon segnale per l'ecosistema mari

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Fonte: 123RF

Nelle acque cristalline che separano Ischia e Ventotene, nel cuore del Mediterraneo, è stato fatto un avvistamento incredibile e che ha suscitato grande emozione tra i ricercatori di Oceanomare Delphis, sempre vigili nel monitorare i fondali a bordo del veliero Jean Gab.

Si tratta di quattro giovani capodogli, tra i giganti più affascinanti del mondo marino, emersi in superficie, regalando ai biologi marini un momento unico da condividere.

L’avvistamento tra Ischia e Ventotene

I capodogli che hanno sorpreso i ricercatori sono stati avvistati in un’area nota come canyon di Cuma: si tratta di un luogo particolarmente significativo per la biodiversità marina.

Il canyon, infatti, è una profonda fenditura sottomarina che offre condizioni eccezionali per molte specie di cetacei, tra cui proprio i capodogli, grazie alla sua conformazione geologica e alla ricchezza di nutrienti presenti nelle acque. Qui, le profondità notevoli forniscono un habitat ideale per questi animali che, per la maggior parte della loro vita, s’immergono negli abissi alla ricerca di prede come i calamari giganti.

Il veliero Jean Gab, impiegato dall’organizzazione Oceanomare Delphis per il monitoraggio dei cetacei, è una nave d’epoca appositamente equipaggiata per lo studio della fauna marina. A bordo, i ricercatori utilizzano gli idrofoni, cioè speciali strumenti per captare i suoni emessi sott’acqua, i quali consentono di rilevare la presenza e il comportamento degli animali che abitano i fondali anche a notevoli distanze.

Tali apparecchiature sono fondamentali per lo studio dei capodogli, che comunicano tra loro attraverso una complessa gamma di suoni, detti click, impiegati anche per l’eco-localizzazione durante le loro immersioni in profondità.

Il valore dell’avvistamento dei capodogli

L’avvistamento dei quattro capodogli, che sono ancora in una fase giovanile e non hanno raggiunto la maturità sessuale, ha un valore simbolico molto importante per gli studiosi. Infatti, la presenza di giovani individui in un’area marina come quella tra Ischia e Ventotene è un chiaro indicatore di un ecosistema relativamente sano e ospitale.

I giovani capodogli, che nei prossimi giorni continueranno a essere monitorati dagli esperti, si spostano in gruppi familiari, apprendendo dai membri più adulti tecniche di caccia e di navigazione attraverso gli immensi spazi marini.

I ricercatori di Oceanomare Delphis hanno dichiarato che l’avvistamento di questo gruppo di capodogli rappresenta un segnale positivo per la biodiversità del Mediterraneo, evidenziando come eventi simili riportino all’attenzione, ancora una volta, l’importanza di proteggere le aree marine, specialmente dove si registrano avvistamenti così rari e significativi.

I capodogli sono una specie vulnerabile, minacciata da molteplici fattori antropogenici, come la pesca intensiva, l’inquinamento acustico, dovuto al traffico navale, e la contaminazione chimica dei mari. La loro sopravvivenza dipende anche dalla conservazione di habitat sicuri, dove possano nutrirsi e riprodursi.

I cetacei svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi marini. Non sono soltanto predatori apicali, in grado di regolare la popolazione delle loro prede, ma contribuiscono anche alla circolazione dei nutrienti negli oceani. Durante le loro profonde immersioni e le risalite in superficie aiutano a ridistribuire sostentanti essenziali come il ferro, indispensabile per la crescita del fitoplancton che sta alla base della catena alimentare marina.

Il canyon di Cuma, dove è avvenuto l’avvistamento incredibile dei capodogli, si conferma quindi un luogo di straordinaria importanza per la conservazione delle specie marine. Tuttavia, la strada per garantire una protezione efficace di questi fragili ecosistemi è ancora lunga. Le aree protette, come quella che circonda Ischia e Ventotene, sono fondamentali ma spesso devono fare i conti con una serie di problematiche, come il bracconaggio, la navigazione non regolamentata e il cambiamento climatico. Le temperature dell’acqua in aumento, ad esempio, stanno alterando le correnti dei mari e la distribuzione delle prede, costringendo i cetacei a modificare le loro rotte migratorie e i loro comportamenti di caccia.

Eventi come l’avvistamento di questi giovani capodogli offrono una speranza e ricordano quanto sia urgente e importante continuare a proteggere il mare e la sua fauna.

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